Il Bollettino di Paviameteo, valido per Pavia e provincia. Previsioni a cura di Paolo Corona

Domenica 28 Aprile 2024

Mattina Pomeriggio Sera

Nella notte coperto con piogge deboli sparse sulla Lomellina e sul Pavese settentrionale, più sporadiche in Oltrepò. Al mattino molto nuvoloso con residue deboli piogge sui settori più settentrionali della Provincia, altrove asciutto. A partire dal primo pomeriggio progressivo miglioramento da sud, con schiarite anche ampie ovunque, salvo residua debole instabilità sui rilievi dell'Oltrepò. In serata poco o parzialmente nuvoloso.

Temperature: min in lieve aumento, tra 9°/12°C, max in aumento, attorno a 16°/19°C.

Zero termico: mediamente sui 2800 m.

Venti: inizialmente deboli orientali, poi da nord-ovest.

Lunedì 29 Aprile 2024

Mattina Pomeriggio Sera

Nella notte qualche addensamento cumuliforme in transito. Fin dal primo mattino ben soleggiato, salvo locali nubi basse o addirittura qualche banco di nebbia radente, in rapido dissolvimento al sorgere del sole. In giornata stabile e ben soleggiato, salvo qualche nubi in transito di poco conto.

Temperature: min stabili, tra 8°/12°C, max in ulteriore ripresa, attorno a 20°/24°C.

Zero termico: attorno ai 3000 m.

Venti: deboli orientali.

Martedì 30 Aprile 2024

Mattina Pomeriggio Sera

Nella notte ed al mattino sereno o poco nuvoloso. Nel corso della giornata tempo ancora stabile ma con frequenti passaggi di velature medio-alte. Alla sera cieli nuvolosi ovunque, ma senza precipitazioni associate.

Temperature: min stabili, tra 9°/12°C, max quasi stabili, attorno a 20°/22°C.

Zero termico: attorno ai 3000 m.

Venti: deboli variabili.

Tendenza successiva

L'inizio di Maggio dovrebbe essere caratterizzata dal ritorno dell'instabilità a causa della risalita di una perturbazione da sud-ovest: ritorneranno dunque piogge seppur a carattere intermittente, già dal 1° Maggio, in un contesto termico nuovamente in calo, seppur non lontano dalle medie del periodo.



Archivio Notizie 2012

Gli articoli di Paviameteo del 2012

Ondata di gelo "eccezionale" per molte località italiane

L'ondata di gelo innescata dalla discesa di aria artica-continentale, scivolata lungo il bordo orientale dell'Anticiclone Russo-Scandinavo, può essere considerata di portata storica per diverse località italiane.
Basta osservare l'accumulo di neve di qualche città per rendersene conto:

L’Aquila 135 cm
Savignano 115cm
Cesena 105 cm
Sulmona 100 cm
Chieti 100 cm
Bologna 75 cm
Vasto 50 cm

Tra tutti credo sia da evidenziare il dato di Cesena, in piena pianura, capace di accumulare oltre 1 metro di neve!

Ecco due foto che rendono bene l'idea della situazione in Emilia Romagna: la prima riprende Forlì, la seconda la Valmarecchia, nell'entroterra riminese:

Forlì!

Valmarecchia (entroterra riminese)

Di quest'ondata di gelo sarà bene tirare le somme ad evento terminato: certo è che quest'inizio di Febbraio ha riservato condizioni severamente invernali per tutta la nostra penisola!

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Guadagnati 14 gradi

Alle 10.25 di questa mattina, la temperatura in città è tornata in positivo, dopo circa 63 ore e 30 minuti consecutivi di ghiaccio, neve da nebbia ed anche galaverna.

Merito dell’affondo di uno sterile nucleo d’aria polare-marittima, il quale ha attivato correnti favoniche sul Piemonte e sulla Lombardia: ne è derivato un sensibile rialzo termico, anche superiore ai 10°C rispetto a ieri!

Ecco le ore consecutive di gelo, e la successiva impennata termica, ripresa dal nostro software:

 La fase di ghiaccio seguita dal ritorno in Primavera

 

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Il lavoro dei ragazzi del Maria Ausiliatrice


Cari lettori,

prima di Natale i ragazzi dell'Istituto "Maria Ausiliatrice" di Pavia si sono recati qui in sede a visitare Paviameteo. Da una bella chiacchierata è nata un'intervista, tramite la quale le classi di 1°, 2°, 3° media stanno concorrendo per vincere un concorso di giornalismo regionale, aperto dal quotidiano "Il Giorno".

Sto dunque a chiedervi di aiutare i nostri ragazzi di Pavia a vincere un premio, semplicemente cliccando sul link sottostante e poi sul cuore posizionato a destra della pagina.

https://campionatodigiornalismo.ilgiorno.it/quando-e-un-bene-la-testa-tra-le-nuvole/


In anteprima, ecco il pdf dell'Intervista.

L'intervista a Paviameteo a cura dei ragazzi del Maria Ausiliatrice


Grazie per la collaborazione!

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"Nebbia congelante che precipita" anche a Pavia

Stanotte e questa mattina, anche alcuni quartieri di Pavia hanno potuto ammirare il fenomeno della “Nebbia congelante che precipita”. Dopo aver interessato vaste aree del milanese nella giornata di ieri, oggi tale precipitazione si è fatta apprezzare tra alessandrino, astigiano e pavese, sempre "a macchia di leopardo", con la classica discontinuità che caratterizza il fenomeno.

Presso il nostro osservatorio abbiamo addirittura accumulato 1cm, totalmente per merito delle particelle di vapore acqueo della nebbia, unita alle emissioni dei poli industriali che sfornano nuclei di condensazione, che precipitano verso il suolo con temperature ampiamente sottozero.

Ecco alcuni scatti di questa mattina attorno alle 7.50, che ben evidenziano la precipitazione:

Il fenomeno della "Nebbia congelante che precipita" nella mattina di mercoledì 18 Gennaio 2012
Il fenomeno della "Nebbia congelante che precipita" nella mattina di mercoledì 18 Gennaio 2012
Il fenomeno della "Nebbia congelante che precipita" nella mattina di mercoledì 18 Gennaio 2012
Il fenomeno della "Nebbia congelante che precipita" nella mattina di mercoledì 18 Gennaio 2012
Il fenomeno della "Nebbia congelante che precipita" nella mattina di mercoledì 18 Gennaio 2012

Insomma, in mancanza delle vere nevicate, abbiamo potuto lo stesso ammirare un po' di bianco per merito di un fenomeno che non si verificava da molti anni.

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Torna dopo alcuni anni la "Nebbia congelante che precipita"

Nella mattinata di ieri, martedì 17 Gennaio, alcuni paesi del milanese si sono risvegliati con un manto bianco di qualche centimetro: addirittura, in pochi casi, si è verificata una vera e propria precipitazione nevosa, che ha fatto subito scattare l’idea di un’imminente nevicata.

C’è da dire, in realtà, che sopra i cieli di Milano, Pavia, Lodi, Torino e Venezia, non è transitato alcun sistema frontale, stante la netta presenza dell’alta pressione sulle nostre teste.

E allora? Come ha fatto a nevicare senza una perturbazione o un minimo afflusso umido?

Il motivo è da ricollegare alla presenza della nebbia alta: in questi giorni le nebbie non hanno arrecato grossi problemi di visibilità nei primi 30-50 metri dal suolo, ma sono rimaste ad altezze maggiori, coprendo il cielo e dando l’impressione di nuvolosità estesa e compatta.

Le temperature ampiamente sottozero, anche a livello del suolo, hanno allora dato origine a quella che può essere definita la “Nebbia congelante che precipita”, o più semplicemente "Neve da nebbia": non si tratta di una precipitazione nevosa a tutti gli effetti, anche se, apparentemente, ne rispetta tutti i crismi.

La nebbia, unita al pulviscolo atmosferico, favorisce, specie nelle aree urbane contraddistinte da insediamenti industriali, la produzione di numerosi nuclei di condensazione, i quali stanno alla base della precipitazione: essa risulta estremamente localizzata, ed a seconda del regime dei venti può interessare un quartiere, lasciando a secco quello vicino.

Impropriamente, tale precipitazione viene definita “neve chimica”, ma in realtà tutti i processi che portano alla formazione delle particelle di ghiaccio o dei fiocchi di neve sono trasformazioni fisico-chimiche che avvengono all’interno della nube!

Da non confondere, dunque, quest’episodio di “Nebbia congelante che precipita” con la “Galaverna".

Quest’ultima, infatti, è caratterizzata dalla completa assenza di precipitazioni: si deposita sui rami, sulle recinzioni, sui cancelli, cioè su tutte quelle superfici che sono esposte alle piccole gocce in stato sopraffuso. Non si deposita mai su strade e marciapiedi.

Proviamo a far emergere le differenze con queste 2 foto:

1) Galaverna: è il 4 Gennaio 2009.

La galaverna del Gennaio 2009



2) La "Nebbia congelante che precipita", 17 Gennaio 2012 (foto a cura di Angelo Colombo)

La nebbia congelante che precipita

 

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