La Primapagina di Paviameteo, aggiornata Venerdì 26 Aprile 2024, a cura di Paolo Corona

 

Nuova fase instabile...

 

Le immagini dal satellite meteosat

Un cordiale buongiorno a Voi lettori e buon Venerdì!

E' stato un 25 Aprile tutto sommato stabile, anche più del previsto: nonostante qualche addensamento mattutino e tardo-pomeridiano, il sole è stato comunque ben presente sulle pianure, facendo raggiungere le temperature sino a 16°-17°C.

Nella giornata di oggi , tuttavia, torneremo a vivere un po' di instabilità: tutta colpa di una nuova rotazione delle correnti da Sud-Ovest in quota, legate al lontano ma progressivo avvicinamento alla Regione Alpina di una perturbazione atlantica, che andranno ad incrementare l'apporto umido, favorendo la genesi di piovaschi e locali rovesci che dovrebbe transitare dall'Alto Oltrepò verso le pianure nel corso di questo pomeriggio, seppur senza grossi accumuli... 

Stessa situazione si ripresenterà domani, quando avremo tuttavia un interessamento maggiore ed uniforme delle pianure nel pomeriggio a causa del transito della depressione sulle Alpi Francesi, che andrà a richiamare sulle nostre zone aria umida ed instabile ma anche più calda. Le piogge, nuovamente intermittenti e spesso associate a rovesci, dovrebbero comunque terminare entro le prime ore di Domenica, giornata in cui vivremo un buon miglioramento grazie ad una certa rimonta anticiclonica, che vivrà i suoi massimi solo al Sud-Italia.

Sarà il preludio di un inizio della prossima settimana un po' più stabile e mite, grazie alla risalita dell'Anticiclone Africano verso il Mediterraneo centro-orientale. Proprio Lunedì e Martedì dovremmo riassaporare massime sin oltre i 20°C, seppur con un po' di nuvolosità in transito... 

E poi? Si rifarà viva la Primavera degli ultimi anni, fatta di tanto anticiclone e stabilità? Al momento non ci sono elementi per ipotizzare questa tendenza, anzi, il 1° Maggio è ad oggi a rischio di una nuova fase instabile...

Ma vista la distanza temporale, meglio smettere di ipotizzare azzardi...

Non mi resta che augurarvi nuovamente una buona giornata, in attesa di vedere cosa combinare questa nuova 2 giorni un po' instabile!


Il Bollettino di Paviameteo, valido per Pavia e provincia. Previsioni a cura di Paolo Corona

Venerdì 26 Aprile 2024

Mattina Pomeriggio Sera

Giornata contraddistinta da nuvolosità irregolare, a tratti meno compatta con qualche fugace schiarita, a tratti più organizzata ed associata a piovaschi o rovesci sparsi in risalita dai quadranti meridionali.

Temperature: min in aumento, tra 6°/9°C, max in lieve calo, attorno a 14°/16°C.

Zero termico: attorno ai 1800 m.

Venti: deboli orientali con qualche rinforzo nel pomeriggio.

Sabato 27 Aprile 2024

Mattina Pomeriggio Sera

Nella notte ed al mattino irregolarmente nuvoloso, con occasionali piovaschi ma in prevalenza asciutto. Nel corso del pomeriggio spiccata instabilità, con rovesci sparsi in risalita da sud, intermittenti ma possibili fino alla serata.

Temperature: min quasi stabili, tra 7°/10°C, max stazionarie, attorno a 14°/16°C.

Zero termico: in progressiva risalita, sin verso i 2100 m.

Venti: deboli orientali con qualche rinforzo.

Domenica 28 Aprile 2024

Mattina Pomeriggio Sera

Nella notte residue instabilità associata a qualche piovasco, in rapido esaurimento. Al mattino nuvolosità sparsa ma in progressivo diradamento, fino a cieli poco nuvolosi entro metà pomeriggio.

Temperature: min quasi stabili, tra 7°/10°C, max in ripresa, attorno a 17°/20°C.

Zero termico: in deciso rialzo, sin verso i 2800 m.

Venti: deboli variabili.

Tendenza successiva

L'inizio della settimana dovrebbe risultare asciutto e prevalentemente stabile, seppur con passaggi nuvolosi anche frequenti. Temperature in ripresa e su valori primaverili, con massime nuovamente anche oltre i 20°C.



Nevica in Cina


In queste ore tutta la Cina si è mobilitata. È iniziata una “guerra” contro il “Generale Inverno”.

Infatti l’intera nazione sta concentrando i propri sforzi e risorse per rispondere alla peggiore gelata degli ultimi 15 anni.

Mentre in Italia prosegue il trend di inverni miti e senza neve, in Cina sta colpendo duro: linee elettriche e trasporti sono i target su cui si sta accanendo.

In particolare è stato lanciato allarme rosso per le prossime tormente di neve nel centro e l’est: Guizhou, Hunan, Jiangxi, Guangxi, Anhui e Zhejiang.

Quello che in particolare sta maggiormente preoccupando il governo cinese sono le linee di distribuzione elettrica.

In un paese dove il riscaldamento delle case arriva solo attraverso i condizionatori, il ghiaccio e la neve di questi giorni, sotto il loro peso stanno facendo crollare chilometri di linee elettriche ad alto voltaggio, rischiando così di lasciare al freddo molti cinesi.

Da qui l’emergenza di queste ore e la necessità di ripristinare quanto prima, in condizioni climatiche impossibili, le linee interrotte e nel contempo “arrampicandosi” sui tralicci ancora integri e sui cavi a rischio, andare a togliere con il bastone il pericoloso ghiaccio che si è formato.


Alle televisioni cinesi si vedono già le immagini di questi “interventi” che spesso appaiono più prove di coraggio e di equilibrio che interventi tecnici sulla rete. E infatti si cominciano già a registrare anche alcune morti a causa di queste pericolosissime operazioni.

In queste ore l’incredibile freddo, ha provocato una impennata dei consumi di energia a livello nazionale, per fronteggiare i quali il paese sta cercando di rispondere, aumentando la capacità produttiva di energia ed impedire i black-out e soprattutto preservare i servizi fondamentali: scuole, ospedali e uffici governativi.

Ma sul fronte dei trasporti la situazione non è migliore.
Questa emergenza meteorologica capita proprio nel periodo peggiore dell’anno: in prossimità con il capodanno cinese.

In questo periodo infatti, milioni di cinesi tornano a casa con ogni mezzo, mettendo già a dura prova il sistema dei trasporti cinese.

Il problema è che in queste ore molti treni, autobus e aerei sono impossibilitati a muoversi, obbligando i passeggeri ad incredibili “attese campali”, all’agghiaccio, nelle stazioni o dentro gli autobus conquistati a fatica.

Per capire cosa sta succedendo, basti sapere che a Guangzhou (Canton) 100.000 persone hanno pernottato nel piazzale antistante la stazione e altre 50.000 nei suoi pressi, nell’attesa che qualcosa partisse. E oggi quelli coinvolti potrebbero diventare 600.000!!


Il problema è che trovare un biglietto per tornare a casa per queste persone, di cui molti immigrati nelle grandi città, è in questo periodo, quasi una questione di “vita o di morte”.

Perdere il diritto acquisito nella fila fatta di migliaia di persone, renderebbe loro impossibile poi sperare di trovare un qualsiasi biglietto per casa. Tutto ciò, normale ogni anno in questo periodo, è ora reso, dalle condizioni climatiche estreme, una rischiosa emergenza sociale.

Ecco perché il governo cinese si è mosso con grande enfasi e grande dispiego di mezzi ,a partire dal suo Premier Wen Jiabao, che ha lanciato il messaggio di emergenza alla nazione.

Infatti se il maltempo, come nelle previsioni dovesse continuare, la Cina rischia la paralisi in un momento importante come questo del capodanno, mettendo in serio rischio anche un altro aspetto, quello degli approvvigionamenti di cibo delle grandi metropoli cinesi, che effettuati via treno e camion, rischiano di essere un problema per il futuro.

Le strade infatti si stanno trasformando in incredibili trappole per migliaia di cinesi, tanto che 40.000 persone nell’area dello Guizhou, sono rimaste intrappolate in 5.000 veicoli in panne sulla autostrada.

Quanto sta accadendo è oltre ogni precedente storico, visto che in molte aree erano 50 anni che non si vedeva la neve.

Sembra quindi un altro evidente segnale del cambiamento climatico in corso e che ha portato una città di mare come Shanghai, dove un centimetro di neve era considerata una “nevicata”, a dichiarare allarme arancio ( secondo solo all’allarme rosso) e cancellare tutti i treni a lunga distanza previsti per oggi, essendo in queste ore,nel bel mezzo di una tormenta di neve, di montana memoria.

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