Archivio Notizie 2010

Gli articoli di Paviameteo del 2010

Speranze legate al passaggio di domani sera

Clima secco in questo Luglio 2010Il Luglio 2010 di Pavia rischia fortemente di essere il più secco in assoluto da 155 anni a questa parte!

Con gli 0.2mm accumulati in questi 22 giorni del mese, dobbiamo risalire addirittura al 1855 per ritrovarne uno analogamente secco.

Merito senz’altro dello strapotere anticiclonico, largamente dominato dall’alta pressione sub-tropicale, ed in misura assai minore dall’alta pressione azzorriana: le poche rinfrescate sono state accompagnate dai temporali solo sui rilievi Alpini, Prealpini e sulle medio-alte pianure, mentre sulla nostra pianura pavese abbiamo assistito solo ad un rinforzo della ventilazione.

Certo, alcuni temporali di calore sono scoppiati sulle pianure del bresciano, del cremonese e del mantovano, per cui anche “la fortuna” ha giocato un ruolo non da poco.

Ora, le speranze di poter sbloccare il pluviometro dallo 0.2mm sono legate all’ingresso del fronte freddo di domani sera: con questo tipo di correnti da SW, i fenomeni risulteranno come sempre più probabili da Milano verso nord, ma la veloce disposizione dei venti da NW potrebbe spingere qualche cella temporalesca anche sulla nostra provincia.

Vedremo.

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Nessun picco, ma la durata è notevole

Come Gennaio ha saputo mostrare il suo lato gelido, come Maggio il suo essere costantemente instabile, anche Luglio sta esprimendo al meglio le sue potenzialità.

In questi primi 13 giorni del mese le temperature si sono mantenute sopra la media di circa 3°C: le massime hanno tenacemente stazionato sopra i 30°C, mentre le minime non sono mai scese sotto la soglia dei 20°C.

L'andamento termico a Pavia dei primi 13 giorni di Luglio '10

A Pavia non abbiamo mai raggiunto picchi elevatissimi, al punto che la massima annuale rimane ferma sotto i 34°C, con 33.6°C registrati Domenica 11: anche sul resto della provincia non si sono toccati valori molto al di sopra delle medie, con circa 35°C sulle aree a sud ed a est del pavese.

L’elevato tasso di umidità relativa ha certamente contribuito ad intensificare il disagio fisico, con temperature percepite che nella giornata di Domenica hanno superato i 40°C.

Il termine “temperatura percepita” è però un motivo di dibattito: in biometeorologia vengono utilizzati diversi indici che esprimono l’intensità del disagio fisico esposto ad un clima caldo-afoso.

Vi è ad esempio l’indice di disagio climatico di Thom (ID), che afferma cheLo Psicometro

ID = 0.4 (t + tw) + 4.8

Ove “t” è la temperatura all’asciutto dello psicrometro, e “tw” quella del termometro a bulbo bagnato. In generale, un ID superiore a 24 comporta l’inizio di un certo disagio, fino ad arrivare a 32, quando sono possibili colpi di calore.

Analogamente a questo, vi è l’indice di Scharlau per la sensazione di freddo, per il quale vanno ad interagire la temperatura dell’aria e l’intensità del vento.

L’impiego di questi indici, così come dell’Heat Index per la temperatura percepita, può però essere spesso strumento per incentivare il terrorismo mediatico.

La temperatura percepita dipende primariamente dalla costituzione della persona: a parità di Heat Index, una persona obesa avvertirà una sensazione di calore diversa da una magra, così come un ragazzo ne avvertirà una diversa da un’anziana.

Un caucasico sentirà più caldo rispetto ad un mediterraneo; un soggetto con umore elevato sentirà certamente meno caldo rispetto ad un altro con uno stato psicologico di basso profilo. E così via.

La sensazione di calore è dunque un qualchecosa di estremamente soggettivo, che varia da persona a persona ed anche all’interno della stessa persona riscontra ampie oscillazioni.

Facendo riferimento a quanto detto fino adesso, non si può parlare di temperature eccezionali né di ondate di caldo eccezionalmente intense.

Quello che invece è da sottolineare, e può rientrare in un discorso di eccezionalità, è la continuità temporale dell’ondata di caldo: finora non abbiamo registrato alcun tipo di rinfrescata, tale almeno da poter regalare una sensazione di fresco durante le ore notturne.

A parte una brevissima diminuzione del campo termico il giorno 8, con una massima in città fermatasi a 30.7°C, Luglio ha registrato una persistenza di valori sopranorma, che possiamo allargare anche agli ultimi giorni di Giugno.

Considerando la tendenza prevista, possiamo affermare che tale fase calda potrebbe perdurare ancora per una settimana, raggiungendo i 20-22 giorni di piena attività.

Questa perpetuità, ma solo questa, si può considerare eccezionale per il periodo.

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Le novità di PaviameteoDa oggi in avanti, cliccando sul menù qui a sinistra la voce "Le analisi meteo per Pavia", troverete a disposizione una terza sezione: essa comprenderà tutte le informazioni, i racconti, gli eventi delle stagioni invernali, elencati come sempre nella solita tabella.
Come articolo di partenza, vi è una sintesi degli ultimi 10 Inverni pavesi, con particolare riguardo alle nevicate in città.

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Martedì di passione su gran parte del nord Italia

Maltempo in arrivo anche sulla nostra provinciaOggi bisognerà davvero prestare attenzione: non si tratterà di una giornata con cieli coperti e piogge continue, ma di un evento piuttosto dinamico ed aperto ad ogni soluzione.

La risalita di correnti umide sud-occidentali arrecherà un primo peggioramento del tempo tra la tarda nottata e la mattinata odierna: le aree più colpite saranno quelle del centro-est Lombardia, Prealpi orobiche in primis.

Tra la tarda mattinata e le prime ore del pomeriggio potremo vivere una pausa asciutta, con ampie schiarite: non fatevi però trarre in inganno, poiché il clou dell'evento dovrà ancora arrivare..

Dalla seconda metà del pomeriggio, infatti, assisteremo ad un'impennata dell'instabilità, che potrà sfociare, tra le 16 e le 24, nella formazione di numerosi nuclei temporaleschi in moto dalla Liguria alla nostra provincia: i rovesci potrebbero risultare a carattere "monsonico", nel senso che potranno accumulare molti millimetri in un intervallo di tempo piuttosto esiguo.

Si raccomanda pertanto prudenza a tutti coloro che per necessità dovranno lavorare all'esterno, ed invitiamo alla sorveglianza delle aree tradizionalmente a rischio di dissesto idrogeologico, in modo particolare l'Oltrepò.

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Si arriva a quota 30°C

Alle 15.53 di ieri, Domenica 6 Giugno 2010, Pavia ha raggiunto la tappa dei primi 30°C stagionali. Tradizionalmente in ritardo rispetto ad altre località della provincia, specie del settore meridionale ed orientale, la città ha conquistato l’obiettivo con un po’ di ritardo rispetto alla tabella di marcia del nuovo millennio, che l’avrebbe inquadrato per la 3° decade di Maggio.

La massima di 30.1°C è stata accompagnata da una temporanea ventilazione orientale, e da un tasso d’umidità relativa del 48%: la sensazione di calore percepita dal nostro organismo è dunque risultata essere lievemente superiore, con un Heat Index pari a 31.1°C.

Possiamo allora andare ad aggiornare i nostri grafici..

I 30°C negli ultimi 11 anni: nel 2010 li abbiamo registrati il 6 Giugno


Ormai gran parte della provincia ha registrato i 30°C: all'appello mancano i paesi sulle colline dell'Oltrepò, ed a sorpresa anche Casorate Primo, che è rimasto l'unico paese a non aver ancora raggiunto tale traguardo:

La tabella dei 30°C: solo Casorate è fuori dal gruppone!

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