La Primapagina di Paviameteo, aggiornata Lunedì 2 Ottobre 2023, a cura di Gabriele Campagnoli

 

Picchi pienamente estivi, da record: vicini ai +30°C

 

Le immagini dal satellite meteosat

Buon Lunedì a tutti Voi lettori e buona ripresa delle attività lavorative.

Se non fosse che il calendario ci riporta alla realtà, sembrerebbe essere in piena estate negli ultimi giorni: stiamo vivendo giornate eccezionali per il periodo grazie a una massiva estensione dell'Anticiclone sull'Europa, ieri ad esempio le massime pomeridiane in Provincia si sono aggirate in prevalenza tra i +27° e i +29°C, valori non propriamente consoni al 1° Ottobre.

Oggi replicheremo, chissà se qua e là qualche picco a sfiorare i 30°C possa arrivare, nel caso potrebbe cadere qualche record storico mensile.

Domani lieve flessione ma ancora su livelli anomali, seppur qualche velatura in più a sporcare il cielo e l'aumento di una certa ventilazione pomeridiana ci faranno capire che un piccolissimo cambiamento sta per avvenire.

Difatti, il transito di un modesto cavo instabile oltralpe indebolirà quel tanto che basta la struttura anticiclonica e farà entrare una massa d'aria leggermente meno calda da est: si rimarrà sopra la norma ma le massime da Mercoledì non dovrebbero più superare i 26/27°C, seppur fino all'inizio della prossima settimana su tutta l'Europa dominerà l'Anticiclone e quindi una circolazione generale ancora prettamente estiva.

Insomma, la stagione estiva non vuole concludersi, seppur ormai limitata alle poche ore pomeridiane grazie alle giornate più corte che permettono una maggior dispersione di calore dopo il tramonto e quindi l'instaurazione nottetempo dei primi straterelli di inversione termica della stagione.

Come accennato, in altre zone europee sta pure andando peggio: dopo che in svariati Stati hanno ufficialmente registrato il Settembre più caldo della loro serie storica, ieri in Francia centinaia di stazioni hanno battuto il record di caldo per Ottobre (su una serie storica anche secolare) grazie a valori incredibilmente fino a +32/+35°C.

Non mi resta che darvi appuntamento alla prossima chiacchierata, sperando in novità positive (gusti soggettivi permettendo). Buona giornata!


Il Bollettino di Paviameteo, valido per Pavia e provincia. Previsioni a cura di Gabriele Campagnoli

Lunedì 2 Ottobre 2023

Mattina Pomeriggio Sera

Lievi velature di passaggio verso sera, dopo una giornata ancora soleggiata ed eccezionalmente calda.

Temperature: min in lieve calo, tra 13°/16°C, max stabili, sui 28°/30°C.

Zero termico: anche sopra i 4500 metri.

Venti: deboli variabili.

Martedì 3 Ottobre 2023

Mattina Pomeriggio Sera

Qualche velatura più estesa, ma ennesima giornata soleggiata e con caldo pomeridiano prettamente estivo, anche se più ventilata.

Temperature: min stabili, tra 13°/16°C, max in lieve calo, sui 26°/29°C.

Zero termico: poco sotto i 4500m.

Venti: deboli occidentali, rinforzi dal pomeriggio da sudovest.

Mercoledì 4 Ottobre 2023

Mattina Pomeriggio Sera

Giornata un po' meno calda e più ventilata, con qualche sottile strato nuvoloso in più, ma il sole non mancherà.

Temperature: min senza variazioni, tra 13°/16°C, max in lieve calo, sui 24°/27°C.

Zero termico: poco sotto i 4000m.

Venti: tendenti a moderati da est specie da metà giornata.

Tendenza successiva

Nella seconda parte della settimana prosecuzione del dominio anticiclonico per una nuova estensione del promontorio di matrice africana, tuttavia non ai livelli record (per il periodo) degli ultimi giorni.



Collassano 400km2

ANTARTIDE, COLLASSA PEZZO GHIACCIO DI 400 KM QUADRATI

 

 WASHINGTON  - Un pezzo di ghiaccio grande 400 chilometri quadrati è collassato nella parte occidentale dell'Antartide. Lo hanno reso noto negli Stati Uniti gli scienziati del National Snow and Ice Data Center di Boulder, in Colorado, precisando che il fenomeno - cominciato il 28 febbraio scorso - è stato ripreso dai satelliti ed è stato "straordinario" "anche perché non capita di vedere tutti i giorni collassare un pezzo di ghiaccio grande quanto sette volte Manhattan". A staccarsi dal continente antartico e a finire in mare è stato il cosiddetto 'Asse di Wilkins', un'area della parte occidentale dell'Antartide che gli scienziati avevano già previsto sarebbe collassata. Ritenevano però che sarebbe avvenuto tra quindici anni. Il fenomeno è stato fotografato e ripreso con un video da un aereo mandato appositamente sul posto. "Quanto avvenuto è rarissimo - hanno commentato al centro di Boulder - anche perché l'asse di Wilkins esisteva almeno da 1500 anni". Il fenomeno è "certamente" dovuto agli effetti del cosiddetto 'global warming'
«Preoccupato per l'Antartide»

Il presidente dell'Ipcc Rajendra Pachauri
Rajendra Pachauri
Il Nobel per la pace 2007 e presidente dell'Ipcc, Rajendra Pachauri, teme i danni dei 400 Kmq di ghiaccio collassati ieri. «Potrebbe aumentare di diversi metri il livello del mare». Il commento del glaciologo Massimo Frezzotti /
IL COLLASSO

A Bruxelles per incontri con le autorità Ue sui cambiamenti climatici, il Nobel per la pace 2007, l'indiano Rajendra Pachauri, non ha nascosto la sua preoccupazione per i 400 chilometri quadrati di ghiaccio che si sono staccati in Antartide. "È ovvio che siamo molto preoccupati - ha detto Pachauri, presidente dell'Ipcc (Panel internazionale

 
Antartide - Il luogo del crollo
 

sul cambiamento climatico), in una conferenza stampa al Parlamento europeo - è possibile che questo collasso di pezzi di ghiaccio sia un processo irreversibile. Il fenomeno potrebbe provocare l'aumento di diversi metri del livello del mare". Sulle ipotesi che parlano di un periodo di 25 anni prima che i fenomeni più inquietanti si concretizzino, Pachauri ha precisato che "è qualcosa che dovremmo cercare di prevedere, ma al momento è prematuro trarre conclusioni".

Commenta il collasso di 400 km quadrati di ghiaccio, un'area grande quanto il Parco nazionale d'Abruzzo, anche il glagiologo del Programma nazionale di ricerca in Antartide (Pnra) Massimo Frezzotti. "Mentre il distacco di iceberg è fisiologico, una piattaforma che si disintegra nell'arco di 24 ore è il campanello d'allarme per la salute dei ghiacci antartici. Un fenomeno anomalo che si sta spingendo sempre più a Sud, verso il Polo. Questo tipo di fenomeno - spiega Frezzotti - è cominciato a partire dagli anni '90 e da allora sono stati registrati sei casi analoghi, con perdite anche piu' elevate. Nel gennaio del 2002 si è verificato il distacco del Larsen B, un'area di 3.250 km quadrati, grande quanto la Valle d'Aosta. Un fatto però che é successo più a Nord, a 68 gradi di latitudine Sud".

Altro capitolo sono gli iceberg, dove il record spetta ad un grosso pezzo di ghiaccio di circa

 
Antartide - Il crollo visto dal satellite
 

31.000 km quadrati, cioè 335 km per 95 km, equivalente alla dimensione del Belgio, distaccatosi nel 1956. Il punto ora è che "non è normale che si disintegrino le piattaforme - spiega l'esperto - e non ci si aspettava che avvenisse in questo settore meridionale". È un sintomo del surriscaldamento della Terra in corso, 'con l'innalzamento delle temperature del clima, la riduzione del ghiaccio marino e il riscaldamento degli oceani, un fattore quest'ultimo difficile da monitorare" afferma Frezzotti, che sottolinea la situazione di rischio di quest'area del Pianeta: la penisola dell'Antartide, insieme all'Alaska, negli ultimi 50 anni ha registrato un aumento delle temperature di 0,5 gradi in 10 anni, per un totale di 2,5 gradi, a fronte di un aumento per il Pianeta di 0,7 gradi nel giro di un secolo".

Ma mentre se si stacca un iceberg non ci sono conseguenze a livello di innalzamento del livello del mare, altro discorso è quello delle piattaforme. 'Il problema grosso - spiega l'esperto - è che sia Groenlandia sia Antartide stanno cedendo più acqua agli oceani di quanta non ne ricevano come precipitazione nevosa". E questi vanno visti come giganti magazzini di acqua dolce da non perdere. 'Basti pensare che queste due calotte contengono una quantita' d'acqua pari a 70 metri di innalzamento del livello degli oceani" conclude Frezzotti.

Fonte: www.ansa.it

 

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