Spunti di Giuliano Bisco

Ieri un nostro attento lettore, Giuliano, ci ha fornito un motivo di discussione circa "le scie di condensazione" e le "scie chimiche".

Da oltre dieci anni, i nostri cieli sono caratterizzati da lunghe scie bianche. Sono le scie degli aerei, ovviamente: lo sanno anche i bambini! E' risaputo, infatti, che gli aerei rilasciano al loro passaggio delle scie bianche: si chiamano "scie di condensazione", "contrails" in inglese.

Si tratta di un fenomeno del tutto naturale. I gas caldi (mix tra vapore acqueo e gas combusti) che fuoriescono dai motori degli aerei venendo a contatto con l'aria fredda dell'atmosfera innescano il processo della condensazione: il vapore acqueo si trasforma in piccoli cristalli di ghiaccio soggetti all'evaporazione. Per la loro natura, le scie di condensazione si dissolvono in circa 30-50 secondi (in casi particolari posso permanere nell'aria per pochi minuti) e pertanto non possono essere lunghe.

Essendo un fenomeno del tutto naturale, le scie di condensazione seguono determinate leggi fisiche, le quali si possono riassumere in tre principali condizioni fondamentali:
- quote superiori agli 8000 metri;
- umidità relativa non inferiore al 70%;
- temperatura inferiore ai -40 °C.
(Questi valori si possono trovare nelle definizioni di "contrails" riportate da alcuni manuali di meteorologia, da Wikipedia, dai siti della NASA, FAA, NOAA, EPA e US Air Force.)

Le scie che possiamo vedere tutti i giorni, però, sono scie particolari, del tutto diverse dalle scie di condensazione. Non servono titoli di studio particolari per rendersene conto: è sufficiente alzare lo sguardo al cielo.
scie chimiche - chemtrails

Queste scie sono molto lunghe e molto persistenti: alcune di esse si estendono da orizzonte a orizzonte e permangono nell'aria addirittura per molte ore. Altre assumono comportamenti strani: nella loro lunghezza svaniscono in alcuni tratti ma permangono in altri, oppure si espandono a dismisura o ancora si espandono "a tratti". Inconsueto e improbabile fenomeno se si trattasse di semplice vapore acqueo.

scie chimiche - chemtrails

In alcuni giorni si possono contare nell'arco di un'ora decine e decine di scie e in altri giorni si può assistere alla formazione di veri e propri reticolati nel cielo. Queste scie sono state avvistate anche fuori dalle rotte degli aerei di linea, a quote improbabili per gli aerei di linea e in spazi aerei non consentiti al traffico civile e/o commerciale.

sciechimiche03

 

A questo punto viene naturale chiedersi: se sono scie degli aerei, di quali aerei si tratta e soprattutto… che tipo di scie sono? E' evidente che non sono scie di condensazione. Quindi… che cosa sono? Da cosa sono composte?

A quanto pare il problema nemmeno si pone, poichè..
..Le scie chimiche non esistono. Lo dice ai microfoni di radio Base all'interno di Linea  diretta del 6 marzo 2008 il chimico dell'Università di Pavia Simone Angioni membro del Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul Paranormale.

Ascolta la trasmissione

Fonte: www.sciechimiche.org


Il commento del Colonnello Mario Giuliacci del Centro Epson Meteo:

Da circa 7-8 mesi circola con insistenza sulla rete internet un documento redatto non si sa da chi e nel quale si afferma che aerei militari riverserebbero in cielo da molto tempo tonnellate di sostanze potenzialmente tossiche, come polveri di Bario, Alluminio e polimeri. Il tutto - sempre secondo l’anonima fonte - allo scopo di simulare esperimenti di modifica artificiale del clima. Le prove portate a corredo della notizia sono numerose foto di scie nuvolose (nel documento definite “scie chimiche” o chemtails) lasciate in cielo appunto dagli aerei.

Ebbene innanzitutto mi sorprende  che nessun ente istituzionale sia intervenuto per mettere fine alla diffusione di tali notizie che, oltre a essere false (come tra poco dimostreremo) creano allarme, panico e disinformazione tra la gente. La notizia è comunque una bufala messa in circolazione probabilmente, a mio giudizio, da certi ambienti, al solo scopo di seminare discredito,  lasciando intendere  che i “soliti” americani”  (dagli agli untori… yankee!!!) o i soliti “militari” fanno esperimenti pericolosi, all’insaputa di tutti, tenendo all’oscuro anche i propri governi (come se le scie non si vedessero!) e infischiandosene della salute degli inermi cittadini.

In realtà le “scie chimiche” mostrate nel documento sono un fenomeno normale, sempre esistito da quando esistono gli aerei a jet e sono  prodotte nella maggior parte dei casi dalla condensazione immediata dell’acqua rilasciata dalla combustione nei reattori degli aerei a jet commerciali e/o militari, quando volino intorno a 8-10 km. Per questo motivo sono note come “scie di condensazione (contails). Ma ecco come si generano le scie di condensazione. Alla quota di 8-10 km la temperatura dell’aria è intorno a 40-45 gradi sotto zero per cui le microscopiche goccioline d’acqua rilasciate dal bruciatore dell’aereo condensano istantaneamente in una miriade di minuscoli aghetti di ghiaccio, resi poi visibili appunto da una sottile scia nuvolosa. Le condizioni ideali per il verificarsi del fenomeno sono quelle nelle quali l’atmosfera circostante è già di per se molto umida cosicché la scia stenta a evaporare e quindi resiste nel cielo anche per 1-2 ore. Se poi a quelle quote c’è anche un forte vento, la scia nuvolosa tende ad essere sparpagliata lateralmente e quindi assume anche notevoli dimensioni nel verso laterale. Sotto tali condizioni meteorologiche, lungo alcune aerovie o incrocio di aerovie commerciali oggi particolarmente affollate  è ovvio che, il frequente passaggio di aerei  (uno, ogni 3-4 minuti), lascerà, nell’arco di 1-2 ore, una ragnatela di moltissime scie. Lo stesso effetto potrebbe essere prodotto dall’affollamento domenicale di aerei nei cieli prossimi agli aeroclub.

Ma vi è anche  un’altra modalità per la genesi delle scie di condensazione. Se l’atmosfera è oltremodo umida, allora l’aria che viene a contatto con il bordo d’attacco dell’ala si spezza lateralmente in due parti le quali, scorrendo poi lungo la superficie curva della fusoliera, sono costrette ad accelerare. Ma tale accelerazione provoca una rapida espansione dell’aria in movimento attorno all’aereo, con conseguente raffreddamento della medesima. Il rapido raffreddamento a sua volta fa condensare immediatamente la forte umidità  sotto forma di  una  densa scia nuvolosa.

Infine nulla vieta di pensare che molti appassionati del volo libero, per esibizionismo, possano far uso delle stesse innocue sostanze impiegate dalle nostre Frecce tricolori per disegnare in cielo i colori della nostra bandiera.

Mario Giuliacci – Centro Epson Meteo – 14.03.08

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