Dopo un digiuno di quasi 8 anni, il Pavese torna a rivivere una nevicata con quantitativi importanti in maniera diffusa su gran parte della pianura!
Era infatti Febbraio 2013 l'ultima volta in cui i bianchi fiocchi avevano accumulato circa 20-23 cm in una bella passata durata però circa 30 ore; stavolta invece l'evento è risultato assai rapido, regalando una nottata ed una mattinata del 28 Dicembre 2020 davvero emozionanti! Riviviamo dunque questa giornata...
Come avviene per gran parte delle nevicate, soprattutto quelle più sostanziose, a precedere la perturbazione nevosa si inserisce aria fredda nei giorni precedenti: l'afflusso inizia con la fase instabile di Natale, portatrice tra l'altro già di fioccate coreografiche fino al fondovalle, ed abbassa le termiche progressivamente...
Dopo un Santo Stefano mite, il giorno 27 è invece contraddistinto da clima rigido inversionale e dalla classica "aria da neve"... ed infatti...
La dinamica prevista per Lunedì 28 Dicembre propone l'affondo di una profonda depressione centrata sulle Isole Britanniche, protesa verso il Mediterraneo: ciò determina la risalita di correnti umide di Ostro-Libeccio in quota sulla Lombardia, mentre un contributo sciroccale alle basse altitudini relega le chances nevose solo nelle aree dall'Adda verso Ovest.
A partire da poco dopo la mezzanotte del 28, prime fioccate impegnano tutta la nostra Provincia, risultando a tratti moderate e con temperature attorno agli 0°C, o addirittura lievemente sotto lo zero! Ciò contribuisce ad un rapido accumulo su tutte le superfici, fino ad ottenere un'atmosfera all'alba ammantata da circa 10-13 cm di neve...
Ma la fase più emozionante ha inizio a partire dalle 8: dopo un'oretta di stanca, con solo nevischio e coltre in compattamento, un intenso canale precipitativo risale la nostra Provincia, apportando nevicate davvero maestose! L'area tra Voghera Nord, Pavia, Siziano e Belgioioso risulta tra le più colpite, con i fitti fiocchi che insistono sino alle 11, con intensità a tratti memorabili che in pochissimo tempo regalano altri 10 cm, portando il totale a circa 23 cm misurati a Pavia (seppur l'altezza massima del manto misurata sia di circa 20 cm a causa del ricompattamento dovuto alle temperature nel frattempo oscillate di qualche decimo sopra lo zero)! Un po' meno colpita la Lomellina occidentale, rimasta un po' in ombra...
Ecco qualche scatto del clou dei rovesci nevosi, a Pavia:
L'esaurimento dei fenomeni è graduale, con ultima coreografia fino all'ora di pranzo; il pomeriggio poi veloci schiarite permettono un tracollo termico al tramonto, anche grazie alle poche ore di luce: in serata dunque le temperature si assestano tra -8° e -3°C, prima che qualche nube mitighi l'effetto dell'irraggiamento della bianca coltre...
Le tre giornate successive prima di Capodanno sono invece sono caratterizzate dall'alternarsi di nubi e schiarite anche ampie, con nuove occasioni per gelate e anche qualche galaverna, come testimoniato da queste immagini, davvero da brividi:
Tirando le somme, si è trattato di un evento invernale per certi versi tipico della climatologia delle nostre zone ma che nell'ultimo decennio avevamo quasi dimenticato, con solo nevicate scarse tra l'altro spesso sul finire della stagione! Che sia questa nevicata un primo passo verso una fase di inverni nuovamente più nevosi oppure l'incedere del Global Warming renderà sempre più rari fenomeni simili? Difficile dirlo, anche se probabilmente i cambiamenti climatici una certa influenza purtroppo continueranno ad averla!
Analisi a cura di: Paolo Corona
Foto di: Paolo Corona, Lorenzo Bianchini, Gabriele Campagnoli
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