Il 2010 è un anno da record
Stavolta il termine “record” può essere utilizzato senza sproposito: l’anno appena passato ha fornito, su scala microclimatica, diversi spunti interessanti, mostrando singolarità sia dal punto di vista termico, sia dal punto di visto pluviometrico.
Iniziamo a descrivere il 2010 pavese, snocciolando qualche dato generale che riprende la frequenza degli eventi: ci inoltreremo poi nell'analisi delle temperature, delle piogge e dei venti, cui seguiranno quelle degli altri parametri un po' meno importanti, quali l'evapotraspirazione, l'umidità, la radiazione solare e la pressione.
Buona lettura!
Stato del cielo:
- Giorni soleggiati: 191
- Giorni nuvolosi: 97
- Giorni coperti: 77
Precipitazioni:
- Giorni piovosi: 115
- Giorni temporaleschi: 24
- Giorni nevosi: 19
- Giorni nebbiosi: 25
- Giorni di Foehn: 8
Rispetto al 2009 non abbiamo registrato grosse variazioni per quello che concerne lo stato del cielo: i giorni soleggiati sono rimasti in pole, come normale che sia, così come i giorni nuvolosi sono stati più frequenti rispetto ai giorni con cielo coperto.
Invece, sul fronte delle giornate con precipitazioni, abbiamo assistito ad un incremento nella frequenza delle principali idrometeore: i giorni piovosi sono saliti da 102 a 115, quelli temporaleschi da 22 a 24, quelli nevosi da 11 a 19.
Stazionario invece il numero di giorni nebbiosi (25) e favonici (8).
Temperature:
- Temperatura massima assoluta: 34.4°C (Venerdì 16 Luglio).
- Temperatura minima assoluta: -6.3°C (Sabato 18 Dicembre).
- Temperature massime > 30°C: 38 (0 in Maggio, 6 in Giugno, 23 in Luglio, 9 in Agosto, 0 in Settembre).
- Temperature minime < 0°C: 57 (21 a Gennaio, 9 a Febbraio, 6 a Marzo, 2 a Novembre, 19 a Dicembre).
L’escursione termica annuale è risultata essere inferiore rispetto a quella dell’anno scorso, quando la massima assoluta superò i 35°C e la minima i -10°C.
Una prima significatività termica riguarda il numero dei giorni con temperature massime oltre i 30°C: questo dato ha mostrato un drastico calo rispetto a quello del 2009 (68 vs 38 del 2010), ed è andato vicino a quello raggiunto nel 2007 (37 giorni).
Il numero di giorni con temperature minime sottozero è al contrario aumentato sensibilmente: dai 28 del 2009, ai 57 del 2010!
Tali dati mostrano in sintesi l’andamento termico annuale: abbiamo avuto un’Estate piuttosto calda, ma limitatamente ai mesi di Giugno e Luglio, con massime frequentemente sopra i 30°C, mentre i mesi freddi sono stati ricchi di gelate diffuse, anche nei mesi di "intermezzo" quali Marzo e Novembre.
Facendo una rapida carrellata delle temperature medie mensili, emerge come Luglio sia stato il mese più caldo e Gennaio quello più freddo: ancor più nello specifico, la decade annuale più calda è stata la 2° di Luglio, con una media complessiva di 27.39°C. Quella più fredda è risultata essere la 2° di Dicembre, con una media che è addirittura rimasta sottozero, a -0.10°C, la quale ha battuto tutte e 3 le decadi di Gennaio, mese che nel complesso è stato il più freddo su scala annuale.
Ecco qui sotto l’andamento termico per decadi nel 2010:
Una seconda significatività è l’andamento termico complessivo: per la prima volta in questo nuovo Millennio, abbiamo registrato un anno con un numero di mesi sottomedia termica superiore a quelli sopramedia termica!
Il risultato finale, evidente con il grafico qui sotto, è di 7-5 per i mesi “blu”, trascorsi cioè con un campo termico inferiore alle aspettative:
Da questo grafico si conferma come i mesi Invernali siano trascorsi con temperature sottomedia, in particolare Gennaio: la Primavera e l’inizio dell’Estate sono invece risultate piuttosto calde, specie Giugno e Luglio, con scarti termici anche di +2°C, e come abbiamo visto con massime frequentemente sopra la soglia dei trenta gradi.
Inoltrandoci un attimo più nel dettaglio, andiamo a focalizzare l'attenzione sulle ondate di caldo di quest'Estate: la prima, capace di regalare i primi 30°C in città, risale al periodo 4-6 Giugno, quando una cupola anticiclonica sub-tropicale aveva avvolto il bel paese, facendo schizzare la colonnina di mercurio oltre i 30°C su gran parte della provincia: le massime si sono attestate sui 31°/32°C sul sud e sull'est della provincia, sui 30°C altrove.
Una seconda spinta calda l'abbiamo registrata tra il 10 ed il 12 Giugno, con una massima assoluta di 31.0°C a Pavia l'11; poi, dal giorno 26 Giugno, ha avuto inizio "la grande ondata di caldo del 2010", che è perdurata fino al 24 Luglio, con una serie ininterrotta di massime sopra i 30°C.
Nel dettaglio, dall' 1 al 5 Luglio le massime si sono fermate sui 33.5°C in città, mentre nelle aree tradizionalmente più calde si sono sfiorati o raggiunti i 35°C; ancora, dal 10 al 17 Luglio il nostro pavese ha subito gli effetti dell'intensificazione dell'ondata di caldo, con l'apice che è stato raggiunto il giorno 16, con 34.4°C: durante questo pomeriggio, Cava Manara ha toccato quota 35.6°C, Miradolo 35.4°C, Castelletto di Branduzzo 34.8°C, Tromello 34.8°C: sempre più caldo il settore orientale della nostra provincia, con ben 35.8°C a Corteolona e 36.1°C a Spessa Po.
Una serie di temporali senza precipitazioni, seguiti da un evento favonico il giorno 24, ha posto fino all'intensa e duratura cappa afosa, con una massima che il 29 Luglio non ha superato i 24.8°C in città.
Agosto, non ha poi presentato particolari ondate, se non un tentativo di rinforzo estivo alla fine della seconda decade, subito dopo il piovoso e fresco Ferragosto.
Globalmente, la seconda parte dell’Estate e la prima parte dell’Autunno, hanno segnato il ritorno a temperature più fresche, con massime che nel mese di Settembre non hanno mai sorpassato i 30°C.
Infine, gli ultimi 2 mesi dell'anno sono stati contraddistinti da situazioni pressoché inverse, con un Novembre piuttosto caldo ed un Dicembre moderatamente freddo, a causa dell'intensa ondata di gelo d'estrazione artico-continentale che ci ha colpiti nella seconda decade.
Complessivamente, analizzando l’andamento termico su scala annuale, rimane però il dato in rosso: il 2010 è stato un anno con temperature sopramedia di circa +0.25°C rispetto alla media OMM 1971-2000.
Nonostante il dato quantitativo porti in favore di un raffreddamento, il dato qualitativo, in gran parte costruito dai pesanti gap positivi di Giugno, Luglio e Novembre, sentenzia il porre in essere di un altro anno con temperature sopramedia, anche se di molto poco.
A tale considerazione trova conferma il risultato ottenuto dall’analisi dei percentili: il dato di 13.0°C gradi medi annuali, si piazza al 74°mo percentile nella media di riferimento 1862-2010: ritenendo mesi in media termica quelli compresi tra il 25°mo ed il 75°mo percentile, si può definire che questo 2010 sia trascorso con temperature nella norma o lievemente sopra.
Se su scala provinciale, quindi microclimatica, il 2010 è stato un anno in media o poco sopra, su scala emisferica sono emersi gravi scarti positivi: a titolo esemplificativo, si può prendere in considerazione il grafico che riassume l’andamento termico di Marzo sull’intero pianeta: se a Pavia la media è risultata essere inferiore alla norma di qualche decimo, osservate nel resto d’Europa, in Africa, e soprattutto in America quanto caldo ci sia stato, e quali punte abbia raggiunto, nell’ordine dei +5°C sopranorma nella zona della Baia di Hudson, in Canada!
Dal grafico qui sopra ben si evidenzia la supremazia degli scarti termici positivi (in rosso) rispetto a quelli negativi (in blu).
Bisogna dunque ricordarsi che, se nel “nostro orticello” il riscaldamento globale sembra aver subìto una frenata, in altre parti del Mondo esso continua imperterrito ad apportare condizioni di caldo fuori norma.
La sua influenza si manifesta in modo variabile in aree della Terra anche lontane: nel 2003 si è sfogato sopra la nostra penisola, nel 2004 in Alaska ed Australia, nel 2005 in Siberia e nelle isole Canadesi, la scorsa estate in Russia, con punte di 40°C a Mosca.
Vi è quindi una grossa fetta di Pianeta che, anche in questo 2010, ha risentito degli effetti cocenti del Global Warming, al punto che quest’anno potrebbe tranquillamente inserirsi nell’albo dei più caldi di sempre.
Chiusa questa parentesi globale, torniamo ad analizzare il 2010 sulla nostra provincia, parlando delle precipitazioni.
Piogge:
Il 2010 è un anno da record assoluto: con 1305.4mm totali, esso guadagna la notevole posizione di 2° anno più piovoso di sempre dal 1813 ad oggi.
Davanti ad esso solo il 1977, che ha registrato appena 3.8mm in più!
Davvero imparagonabile la pluviometria di questo 2010 con quella di moltissimi anni ’90 e ’00: basti pensare ai 453.1mm del 1990, ai 496.9mm del 1992, ai 524.9mm del 2001, ai 525.7mm del 2003, ai 549.6mm del 1999, ai 589.9mm del 2006, ai 636.4mm del 2007.
Il grafico qui in basso mostra l’accumulo annuale negli ultimi 25 anni: oltre alla netta prevalenza del 2010, viene anche confermata la tendenza ad un aumento delle precipitazioni dal 2006 al 2010 stesso.
A fronte di una media di 817mm, quest’anno ne sono caduti quasi 500 in più, con un incremento del +59.7%.
A testimoniare l’eccezionale piovosità di quest’anno, vengono in aiuto i percentili: il valore di 1305.4mm si colloca infatti tra il 99°mo ed il 100°mo percentile, il che conferma l’assoluta straordinarietà del dato.
Passando in rassegna i singoli mesi, si nota che ben 9 mesi su 12 sono trascorsi con maggiori precipitazioni del previsto: oltre ai noti mesi invernali, caratterizzati dunque da freddo e neve, anche Maggio ha presentato molte piogge, così come Agosto ed in genere tutti i mesi autunnali ad esclusione di Settembre.
Ottobre e Novembre meritano una citazione particolare, poiché entrambi hanno superato i 200mm mensili, con 22 giorni di pioggia, 2 di temporali, 6 di nebbia. Di sole, in quest’Autunno, se n’è visto proprio poco.
Anche Dicembre, mese tradizionalmente secco per la nostra provincia, ha mostrato una grande quantità di precipitazioni, con accumuli che hanno superato i 100mm.
In sintesi, andiamo a vedere i maggiori peggioramenti che hanno interessato la nostra provincia, accompagnati dai links delle rispettive situazioni bariche:
1) 17-19 Febbraio, con oltre 60.0mm accumulati in città: tra l’altro, il giorno 19 abbiamo registrato il primo fenomeno temporalesco della stagione, con tuoni mattutini uditi anche a Pavia.
https://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2010/Rrea00120100217.gif
2) 3-14 Maggio, nell’infinita serie di giorni consecutivi in compagnia di piogge e temporali: tra il 4 ed il 5 sono caduti più di 100mm, con solo il 5 Maggio a quota 74.2mm. Nel pomeriggio del 12 Maggio si è abbattuta la prima grandinata stagionale.
https://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2010/Rrea00120100504.gif
3) 15-20 Giugno, gli unici giorni piovosi del mese, contrassegnati da piogge, temporali e venti forti.
https://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2010/Rrea00120100615.gif
4) 12-15 Agosto, con ben 3 giorni temporaleschi e rovesci di forte intensità, oltre i 100mm/h, di cui parleremo in seguito.
https://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2010/Rrea00120100813.gif
5) 24-27 Settembre, con piogge moderate ma continue, senza l’accompagnamento di fulmini e tuoni.
https://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2010/Rrea00120100925.gif
6) 24-25 Ottobre, con piogge di forte intensità e temporali, in modo particolare il giorno 25.
https://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2010/Rrea00120101025.gif
7) 14-22 Novembre, periodo caratterizzato da pioviggini, piogge, rovesci e da un temporale il giorno 16.
https://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2010/Rrea00120101116.gif
8) 26-30 Novembre, con le prime spruzzate di neve fino a quote di pianura, seguite da piogge sparse.
https://www.wetterzentrale.de/pics/archive/ra/2010/Rrea00120101130.gif
9) 1-8 Dicembre, con 4 giorni in cui si sono visti i fiocchi, in mezzo a piogge moderate, che hanno superato i 10mm solo il 1° Dicembre.
10) 21-26 Dicembre, con rovesci piuttosto intensi, quasi stile “autunnale”, per un totale di oltre 75mm.
Diversi peggioramenti, dunque, dalle differenti caratteristiche: inoltrandoci nel discorso dell’intensità dei fenomeni, possiamo dire che il 2010 non ha presentato eventi “estremi”, con rain rate superiori ai 200mm/h.
Com’è nella normalità climatica, abbiamo registrato acquazzoni piuttosto intensi nei mesi di Maggio ed Agosto, ma forti rovesci temporaleschi sono avvenuti anche in Marzo e Novembre.
Il 30 Marzo si è siglato il 1° temporale di stagione, con un rain rate pari a 140.8mm/h.
Il temporale del 5 Maggio ha toccato un rain rate massimo di 122.8mm/h, mentre gli altri dei giorni successivi hanno oscillato tra i 50 ed i 95mm/h.
Sempre a Maggio, un buon temporale ha interessato la città il giorno 27, con un’intensità massima pari a 102.8mm/h.
Agosto è stato il mese dei temporali più intensi, a fronte di un Luglio molto caldo e molto povero di spunti convettivi: il giorno 5 un temporale davvero intenso ha toccato i 138.6mm/h, ma è nel periodo tra il 12 ed il 15 che gli sfoghi temporaleschi hanno dato il meglio: in particolare, il 13 Agosto si è toccata la punta di 137.2mm/h, che è andata vicina al precedente dato del 5.
Sembrerebbe finita qui, ma in realtà il più violento acquazzone registrato durante il 2010 in città è avvenuto nel mese di Novembre! Il giorno 16 un deciso temporale ha raggiunto i 151.5mm/h, accumulando in breve tempo oltre 30mm.
Ecco i picchi principali registrati durante quest’anno:
Il numero di eventi temporaleschi a Pavia è risultato in perfetta linea con le aspettative: di norma, sulla bassa pianura Padana occidentale sono da attendersi 20-25 giorni temporaleschi l’anno, e con i nostri 24 giorni siamo stati precisamente all’interno della media.
Nevicate:
Anche in questo 2010 sono stati numerosi gli eventi che hanno visto protagonista la neve, caduta talvolta con facilità, talvolta a stento in compagnia della pioggia. Vediamo le tappe principali:
- 4 Gennaio: 2.0cm.
- 7-8 Gennaio: 6.0cm.
- 13 Gennaio: 1.0cm.
- 25 Gennaio: 0.5cm.
- 29 Gennaio: 3.0cm.
- 5 Febbraio: 14.0cm.
- 9 Febbraio: 0.5cm.
- 9-10-11 Marzo: 33.5cm.
- 26 Novembre: 3.0cm.
- 28 Novembre: 1.0cm.
- 1 Dicembre: 3.5cm.
- 5-6 Dicembre: 5.0cm.
- 17 Dicembre: 0.3cm.
- 19 Dicembre: 0.3cm.
- 21 Dicembre: 0.3cm.
Il totale complessivo di quest’anno ha raggiunto quota 73.9cm, circa una ventina in meno rispetto allo scorso 2009, ma comunque nettamente superiore a gran parte dei valori annuali registrati negli anni ’90 e ’00. Ecco qui sotto il grafico aggiornato, che riprende gli accumuli nevosi annuali dal 2000 ad oggi.
L’episodio del 7-8-9 Gennaio avrebbe potuto essere potenzialmente esplosivo, sia per le condizioni termo-igrometriche presenti al suolo, sia per l’entità della perturbazione prevista: invece, baffo ai modelli, la pioggia ha nettamente prevalso, relegando la neve ad accumulare solo 6.0cm.
L’evento più importante l’abbiamo registrato a Marzo, quando sono caduti oltre 30cm di neve in una tra le nevicate più abbondanti ed intense mai avute in città durante questo mese.
Nell’insieme, abbiamo fatto i conti con numerosi eventi nevosi, il più dei quali di modesta entità: basti analizzare l’accumulo di Novembre e Dicembre, con la nevicata maggiore che in due giorni ha dato vita ad una coltre di 5.0cm.
Oltre a questi 19 eventi nevosi con almeno 0.3cm al suolo, Pavia ha potuto godere di altre giornate in compagnia dei fiocchi, ma senza traccia di accumulo:
- 6 Gennaio: fiocchi sparsi.
- 7 Gennaio: pioggia mista a neve.
- 26 Gennaio: fiocchi sparsi.
- 11 Febbraio: pioggia mista a neve.
- 14 Febbraio: nevischio.
- 7 Marzo: fiocchi sparsi
- 30 Novembre: pioggia mista a neve.
- 20 Dicembre: fiocchi sparsi.
- 26 Dicembre: pioggia mista a neve.
Questi altri 9 eventi sono stati caratterizzati o da precipitazioni troppo deboli, come nel caso del 14 Febbraio e 20 Dicembre, oppure da una condizione termica insufficiente a garantire la caduta della neve fino a quote di pianura.
Considerando tutto, anche il 2010 ha avuto il suo bel dinamismo nevoso, che a volte si è tradotto con giornate di ghiaccio, quelle nelle quali la temperatura non è mai riuscita a superare lo 0°C nell'arco delle 24 ore: anche in questo caso, abbiamo confermato la tendenza ad una maggiore frequenza: in gran per merito del periodo 19-23 Gennaio e 15-19 Dicembre, il 2010 è salito in testa alla classifica degli anni con più giornate di ghiaccio:
Venti:
Come sappiamo, i due venti principali che soffiano durante l’anno in città, si dispongono da ENE oppure da SW: se l’anno scorso, se due anni fa, e anche tre anni fa il vincitore risultò essere il SW, quest’anno ritroviamo una grossa sorpresa: il vento prevalente di Pavia è stato l’ENE, che ha battuto il concorrente sud-occidentale di quasi un punto percentuale:
Se Gennaio, Febbraio e Marzo hanno continuato a veder prevalere il SW, Aprile, Luglio, Agosto, Settembre ed Ottobre hanno avuto una grossa componente nord-orientale, specialmente il mese di Ottobre.
Collegandoci un attimo al campo termico, notiamo una stretta relazione tra l’apice del caldo a Pavia e la disposizione del vento: anche la scorsa Estate è stata confermata la regola che prevede il raggiungimento dell’apice del caldo in città in corrispondenza di una disposizione del vento da ENE.
La massima assoluta di 34.4°C è stata registrata con vento da ENE; i 34.2°C ancora con l’ENE, i 34.0°C, i 33.9°C ed i 33.8°C sempre in compagnia dell’ENE: in contrapposizione, con la brezza da SW le massime a Pavia non hanno mai superato i 32°C.
Per quanto riguarda l’intensità dei venti, questo 2010 non ha presentato situazioni particolarmente notevoli: abbiamo registrato punte superiori ai 50km/h solo in 3 occasioni:
1) Il 2 Gennaio, per mano del Foehn, con raffiche a 53.1km/h (evento più intenso dell'anno).
2) Il 30 Marzo, per mano delle raffiche di outflow di un moderato temporale, con raffiche a 51.5km/h.
3) Il 17 Aprile, con vento sostenuti da ENE, e raffiche a 52.1km/h.
Con una media di 10 giornate di Foehn l’anno, il 2010 si mantiene nella norma, con 8 episodi: curioso quello del 24 Luglio, con raffiche da NNW oltre i 43.0km/h, ed una temperatura attorno ai 27°C.
Male invece il vento di “Marino”, quello sponsorizzato e reso celebre da una famosa pubblicità: il pavese l’ha potuto assaporare solo due volte, il 25 ed il 26 Maggio, giornate nelle quali i temporali furono confinati dal milanese verso nord.
Non troppo bene nemmeno lo Scirocco, che è stato spesso sostituito dal Libeccio: questo è uno dei motivi principali per cui non abbiamo registrato grosse nevicate (a parte la Sciroccata di Marzo), ma solo nevicate per lo più moderate, seguite da pioggia o da un sensibile rialzo termico.
Ovviamente a 0 gli eventi di Burian, il cui sospiro violentissimo non si avverte dall’ormai lontano 13 Dicembre 2001.
Ma “quanto” vento è passato sopra la nostra città, ed insinuatosi tra i vicoli?
Il computo totale parla di 25729.44 km; in pratica, sono passati circa 7mila chilometri di vento in meno rispetto allo scorso anno, con una percentuale di decremento pari al 19.66%.
Il mese con “più vento” del 2010 è stato Aprile, con quasi tremila chilometri: modesta la quantità di vento degli ultimi 4 mesi, tutti sotto i millesettecento chilometri.
Sono dunque mancati gli scenari barici responsabili di impetuosi venti anche sulla nostra provincia: sul fronte temporali, le raffiche che scendono dall’interno del cumulonembo (Downdraft) e che al suolo divergono in tutte le direzione (outflow), specie nel verso del temporale, non hanno praticamente mai interessato la città, ad esclusione del primo evento temporalesco dell’anno del 30 Marzo.
L’evapotraspirazione:
Il dato dell’ET (sigla dell’Evapotraspirazione), mostra che durante questo 2010 sono passati dal suolo all’aria, sottoforma di vapore acqueo, 808.6mm. Rispetto all’anno scorso, l’evapotraspirazione è risultata inferiore del 18.62%.
In pratica, il nostro suolo ha assorbito una maggiore quantità d’acqua rispetto al 2009, e le condizioni termoigrometriche, unite allo stato del cielo, hanno sfavorito il passaggio di acqua allo stato aeriforme: da ricordare che l’evapotraspirazione è il risultato dell’evaporazione del sottosuolo attraverso i pori del terreno, della Traspirazione delle piante e dell’evaporazione che avviene direttamente dalla superficie terrestre.
In Agrometeorologia, ovvero l’applicazione delle conoscenze meteorologiche in agricoltura, si utilizzano indici più specifici, quali l’evapotraspirazione potenziale, di riferimento ed effettiva.
Vi sono molti metodi che esprimono la stima dell’Evapotraspirazione: da quello di Blaney-Criddle, a Thornthwaite, a Pristley-Taylor, ad Hargreaves e Penman-Monteith, del quale abbiamo accennato l’anno scorso.
In questa analisi annuale basti sapere che il mese classicamente più dispendioso è stato Luglio, con oltre 140mm evapotraspirati: Novembre, Dicembre e Gennaio, invece, hanno registrato solo 10-12mm.
L’umidità relativa:
Il 2010 è stato un anno parecchio umido, e ciò lo si può evincere dalla misura dell’umidità relativa: essa è nient’altro che il rapporto tra la quantità di vapore contenuta in un certo volume e la quantità massima di vapore ammessa in quel volume a quella temperatura.
L’umidità relativa non esprime dunque la quantità effettiva di vapore acqueo presente nella massa d’aria, ma solo la sua vicinanza alla saturazione.
Ciò è in relazione con l’evapotraspirazione vista appena prima, poiché l’umidità relativa contribuisce a determinare la velocità di evaporazione: se l’umidità relativa aumenta, la velocità di evaporazione diminuisce.
Quando l’umidità relativa raggiunge il 100%, evento avvenuto con grande frequenza nel mese di Dicembre, l’evaporazione netta è pari a zero, poiché la pressione parziale del vapore sarebbe uguale a quella del vapore saturo, e si stabilirebbe dunque un equilibrio dinamico tra evaporazione e condensazione delle molecole d’acqua.
Nel 2010 gli eventi favonici, capaci di portare l’umidità relativa sotto il 30%, sono stati pochi: il più rappresentativo risale al 31 Maggio, quando un moderato Foehn porto l’UR a raggiungere il minimo annuale del 24%.
Al contrario, i giorni con UR a livello di saturazione sono stati davvero numerosi, solo 15 a Dicembre, con ben 55 ore consecutive con UR ferma al 100% tra il 22 ed il 25.
La radiazione solare:
Anche la radiazione solare, unita al dato dello stato del cielo, dell’evapotraspirazione e dell’umidità relativa, ha mostrato un certo calo rispetto all’anno scorso, pari al 15.96%.
Il mese con la miglior radiazione è stato senza dubbio Luglio, con oltre 15000 KW/m2 totali, ed una media giornaliera di 496.81 KW/m2.
A differenza del 2009, Giugno ha registrato una radiazione solare maggiore di Agosto (356 vs 312 KW/m2 medi giornalieri).
Sotto i 100 KW/m2 i 4 mesi invernali, con Dicembre al minimo di 37.2 KW/m2.
Il minimo annuale gionaliero è stato siglato il 6 Dicembre, con appena 2.3 KW/m2; il massimo l’8 Luglio, con 509.25 KW/m2.
La pressione:
Il 2010 è stato un anno senza grandi scossoni barometrici: complessivamente, la pressione atmosferica ha quasi sempre oscillato in un range tra 990 e 1030hPa, senza toccare punte estreme.
In particolare, sono mancate anche quest’anno le vere figure anticicloniche, capaci di portarci verso i 1040hPa: l’Estate è stata contrassegnata dalla solita stabilità, talvolta interrotta dai cali pressori legati all’avvicinamento dei sistemi temporaleschi.
Il valore minimo annuale registrato dalla nostra stazione risale al 9 Novembre, con 982hPa: il massimo, appena pochi giorni prima, il 4 Novembre, con 1031.2hPa.
Commenti offerti da CComment