Le nevicate a Pavia dal 2000 ad oggi
In questa sezione sono contenuti i racconti delle stagioni invernali passate, a partire dal 2000-01. Ricco spazio è stato dato al fenomeno meteorologico caratterizzante l'Inverno, e cioè la neve. Come potrete leggere, dopo alcuni inverni assai avari, la "dama bianca" sembra essere ritornata protagonista anche sulla nostra città. Buona lettura!
Inverno 2000/2001
La prima stagione invernale del nuovo millennio apre con un accumulo nevoso totale di 29.5cm, perfettamente in linea con la media calcolata dal 1950 ad oggi.
Novembre ’00 registra molte giornate piovose, che portano l’accumulo pluviometrico mensile a sfiorare i 200.0mm (per la precisione, cadono 199.1mm): le temperature si mantengono su valori medi del periodo, ma nei 30 giorni del mese nessuna minima riesce a scendere sotto lo zero. Ci si avvicina il giorno 29, con 0.6°C.
Anche Dicembre parte sulla falsariga di Novembre, con molte giornate uggiose e piovigginose: la svolta arriva però proprio in coincidenza del S. Natale: un’attiva perturbazione atlantica riesce ad interagire con un modesto cuscinetto freddo formatosi nel giro di 1 giorno, e verso le 13.30 del 24 Dicembre inizia a regalare i fiocchi bianchi alla città. Il pomeriggio, e poi la notte di Natale trascorrono sotto un’atmosfera davvero magica.
Durante il mattino di Natale la nevicata tende ad attenuarsi, e si esaurisce verso le 11. Al suolo in città rimangono 12.0cm di neve.
Passata la straordinaria nevicata natalizia, il bianco si ripropone il 2 Gennaio 2001, con una breve nevicata da 5.0cm: poi solo una spolverata il giorno 17, e Gennaio si chiude tra piogge sparse e nebbie.
Febbraio 2001 è un mese piuttosto secco ed anticiclonico: il giorno 28, però, un attivo fronte freddo riesce a riportare la neve in pianura sul finire della perturbazione, ed accumula 2.0cm.
Di ben altra portata è invece la nevicata del 2 Marzo 2001, quando in città cadono 9.5cm, seguiti da deboli piogge sparse.
Inverno 2001/2002
Brutto Inverno per gli amanti della neve seria, ma straordinario per un evento: abbiamo assistito ad un’unica nevicata durante la sera del 13 Dicembre 2001. Ve la ricordate?
In quel periodo, in mancanza di una stazione meteo e quindi di Paviameteo, appuntavo il tempo di Pavia giorno per giorno su un normale quadernone di scuola: mi ricordo che ero entrato da pochi mesi nel forum del Centro Meteorologico Lombardo, ed insieme stavamo discutendo sull’evoluzione del tempo: un nucleo d’aria siberiana si stava gettando a capofitto in direzione del nord Italia, subentrando dalla porta di Trieste. Stava per entrare il vento gelido delle steppe russo-siberiane, il famigerato Burian.
Ecco cosa appuntai sul quadernone qualche giorno dopo:
“13 Dicembre 2001- Una data da ricordare. La mattina di Giovedì 13 Dicembre 2001 trascorre tranquilla, all’insegna del freddo (-3.2°C) e del cielo sereno: durante il pomeriggio il cielo permane poco nuvoloso, e grazie ad un ottimo irraggiamento diurno, alle 15 circa si registra una massima di 5.6°C (all’epoca utilizzavo una comune stazione Oregon). Alle 16.30 circa inizia a soffiare il terribile vento siberiano, il Burian! Verso le 17 il cielo comincia a coprirsi da WSW, mentre la temperatura scende a 4.1°C. Il Burian soffia forte, con raffiche che superano i 60km/h.. ma questo è solo un assaggio di ciò che avverrà in seguito.
Alle 18 la temperatura scende a 2.0°C senza che vi siano precipitazioni: il Burian intensifica ulteriormente, e raggiunge gli 80km/h in più di un’occasione: il cielo tende a coprirsi uniformemente. Attorno alle 18.30 iniziano a cadere radi e piccoli fiocchi di neve spazzati dal vento. Dopo circa 10 minuti è bufera: la neve cade orizzontalmente a larghe falde imbiancando tutte le superfici con le quali si trova a contatto, il Burian trova il suo massimo sfogo, con raffiche che per 3 volte superano i 100km/h, la temperatura crolla a -1.5°C.
Alle 19 Pavia sembra una città siberiana: il Burian prosegue con raffiche tempestose, la visibilità è resa scarsa per via dei grandi e copiosi fiocchi, la temperatura scende ancora fino ai -3.8°C! Le macchine si muovono, i lampioni oscillano pericolosamente, alcuni alberi vengono abbattuti, i cassonetti dell’immondizia sono spinti in mezzo alla strada, i cartelloni pubblicitari sono divelti, le tegole si muovono e cadono sulle strade. Alcune persone provano a chiudere le persiane della propria casa, ma trovandosi contro vento non riescono a farlo!
La città si immobilizza e rapidamente si imbianca: la neve tende ad accumularsi solo in alcune aree favorite dal vento, mentre sui tetti delle macchine, ad esempio, non riesce ad attaccare perché spazzata dal Burian: le sue raffiche si odono distintamente anche a cena, e mentre si tenta di ascoltare il telegiornale, salta la corrente per qualche minuto.
Alle 21.30 smette gradualmente di nevicare, ma persiste un forte Burian: le raffiche si attestano sui 50-60km/h. Difficile stabilire con esattezza l’accumulo nevoso, ma mi limito a registrare quei 5.5cm che ho misurato col righello sui gradini di casa.
E’ un evento straordinario, che chissà quale tempo di ritorno potrà avere: sta di fatto che mi sono emozionato moltissimo nell’osservarlo minuto per minuto...”
Dicembre 2001 chiude in modo decisamente secco, con il freddo che continua severo fino a fine mese.
Gennaio 2002 è sulla stessa lunghezza d’onda, con clima lievemente più mite e precipitazioni scarse: piove tra il 22 ed il 24, con la neve che rimane relegata a quote medie.
Febbraio 2002 è ben più piovoso, ma tutti gli eventi perturbati non riescono a regalare la neve alla pianura: la circolazione tende a divenire atlantica, e senza il freddo la neve rimane confinata oltre i 900m.
Il mese di Marzo è invece prettamente anticiclonico, senza emozioni di stampo invernale.
Inverno 2002/2003
Anche questa stagione invernale regala pochi spunti nevosi.
Novembre 2002 è il mese dell’alluvione di Pavia, con un accumulo pluviometrico che rimane tuttora il primo del nuovo millennio, con 234.2mm mensili.
Dicembre rimane influenzato dalle correnti atlantiche, e segna molte giornate piovose: il giorno 12 la neve raggiunge la città, ed accumula 5.0cm, spazzati via qualche ora dopo da un notevole rialzo termico.
L’altro episodio nevoso, davvero modesto, avviene il 2 Gennaio 2003, quando un altro fronte freddo nord-atlantico riesce a trasformare la pioggia in neve sul finire dell’evento, accumulando 2.0cm.
Inverno 2003/2004
Inverno arido di emozioni e nevicate: la prima parte di stagione inizia sotto il segno della perturbabilità, con molte piogge che vanno a caratterizzare l’ultima decade di Novembre e la prima di Dicembre: nei giorni 3 e 4 Dicembre, si registrano le temperature minime (oltre 10°C) più alte dal 1980. In seguito, è tutto un gioco di correnti settentrionali, con spiccate condizioni di Foehn, specie a metà Dicembre e metà Gennaio.
Sia Novembre che Dicembre chiudono con 0.0cm di neve accumulata; Gennaio propone 3cm il giorno 27, con una nevicata a tratti intensa ma poco efficace. Ecco le principali tappe:
A governare sono state le invasioni di aria fredda dai quadranti settentrionali, che al nord-ovest hanno apportato frequenti episodi di Foehn.
Inverno 2004/2005
Inverno piuttosto buono quello di quest’anno; prima parte monotona, con la sola eccezione della sera di Natale, quando si mise a nevicare con accumulo praticamente inesistente.
Ma vediamo ora le principali tappe della neve a Pavia di questa stagione invernale:
L’accumulo totale giunge a quota 29cm, un buon bottino considerando la moda delle ultime stagioni invernali: bene Febbraio e l’inizio di Marzo, male invece la prima parte d’inverno, con dominio anticiclonico incontrastato e poche emozioni.
Inverno 2005/2006
Inizio di stagione palpitante, con diverse occasioni di neve, tutte concretizzatesi, nell’ultima decade di Novembre; si ripete all’inizio di Dicembre, con una bella nevicata serale e notturna, accompagnata da tuoni e lampi. Il 28 Dicembre si chiude l’anno in bellezza, con una storica nevicata da quasi 20cm. Dal 26 Novembre al 15 Gennaio, la neve è sempre rimasta al suolo in mucchi. Strepitosa la nevicata tra il 26 ed il 27 Gennaio, che ha accumulato in totale ben 54.0cm per un equivalente in acqua di 35.9mm. Febbraio è stato l’unico mese un po’ fuori dal coro: ci si aspettava freddo e neve, come accadeva negli anni precedenti, ed invece ha chiuso i battenti con 0.0cm. Ma vediamo al meglio le tappe principali di questa emozionante stagione:
L’accumulo totale giunge a quota 100.7cm, cioè 1m di neve accumulata in soli 3 mesi (Novembre, Dicembre e Gennaio). Un valore pazzesco, che nulla ha a che vedere con quelli registrati in questi ultimi 10 anni. Oltre al fatto in sé delle abbondanti nevicate, questo inverno deve essere ricordato anche per la persistenza di temperature al di sotto delle medie, specie tra l’ultima decade di Novembre e la prima di Febbraio. Da metà Febbraio, invece, il mite flusso atlantico ha apportato molte piogge sparse, il record di 2 temporali consecutivi in 2 giorni, ed il bottino pluviometrico ben al di sopra della media.
Inverno 2006/2007
Ripetersi sarà difficile. L’inverno 2006/2007 passa alla storia come uno dei più caldi di sempre; ben 6.1°C la media mensile di Gennaio, a scapito degli 1.6°C di media.
La neve rimane una chimera fino al 25 Gennaio, quando fiocchi larghi cadono in mezzo alla pioggia: per il resto è una grande sofferenza invernale, con temperature da inizio primavera, pochissime minime sottozero, poche gelate, e frequenti episodi nebbiosi con campo termico elevato. Il 19 Gennaio, un moderato effetto favonico fa sobbalzare le massime, con un valore che a Pavia raggiunge i 22.6°C! Per ritrovare un po’ d’aria invernale, dobbiamo inoltrarci nel mese di Marzo, specialmente nei giorni 19-20, quando aria fredda d’estrazione polare permette una diminuzione del campo termico da 15.4°C ad 1.6°C. In quest’occasione, si tornano a vedere fiocchi a larghe falde in mezzo ai rovesci più intensi.
Così, le tappe principali di questa eccezionale stagione invernale, si possono riassumere:
In tal modo, l’accumulo finale dell’Inverno è di 0.0cm, il bottino più avaro almeno da un decennio a questa parte.
La speranza è che questo Inverno abbia rappresentato solamente un caso isolato in mezzo a tanti, e non l’inizio di un trend di stagioni invernali caratterizzate da tempo stabile e con temperature ampiamente sopra media..
Inverno 2007/2008
Migliore di quello precedente, ma ancora piuttosto sottotono. Gennaio chiude con una media di oltre 2°C sopra norma, e fa registrare l’unica nevicata della stagione durante i giorni 2, 3 e 4.
Il giorno 2 solo parziale nevischio, il 3 nevicata debole/moderata ed il 4 neve debole, con successiva trasformazione in pioggia a causa del richiamo sciroccale.
Quindi:
Per il resto la stagione è trascorsa all’insegna di pause anticicloniche e di moderati fronti atlantici, che hanno fatto di Gennaio uno dei mesi più piovosi del 2008.
Inverno 2008/2009
L’inverno che tutti gli appassionati di neve e gelo vorrebbero vivere.
Si inizia la notte del 24 Novembre, quando una breve ma efficace nevicata interessa la città tra l’1.30 e le 4 di notte.
Il 28 Novembre cadono ben 15.0cm di neve, seppur con temperatura positiva (0.1°/2.4°C).
Si passa al 10 Dicembre, quando cadono 8.0cm con temperature di poco superiori allo 0°C.
Nella notte tra Natale e S. Stefano, un’incursione gelida dai Balcani apporta forti venti di Bora e qualche fiocco sparso, ma l’accumulo è pressoché inesistente.
Il paesaggio torna ad imbiancarsi a S. Silvestro: dalle 17 circa del 31 inizia una buona nevicata, che proseguirà all’incirca fino alle 2 del 1° Gennaio 2009.
Il primo mese del 2009 esordisce con 49.5cm, che cadono da lunedì 5 a giovedì 8 Gennaio. Nei giorni successivi l’effetto albedo dà il meglio di sé, ed a Pavia si raggiungono i -11°C il giorno 10, ed i -10°C l’11 ed il 13.
Anche Febbraio si presenta bene fin da subito, con la nevicata da 12.0cm tra l’1 (2.0) ed il 2 (10.0cm).
Inverno 2009/2010
Un Signore Inverno: da piccolo avrei dato una votazione pari a 10, probabilmente 10+ se quel famoso 7 Gennaio non fosse capitato il clamoroso colpo di scena, che portò la neve ad essere quasi completamente sostituita dall’acqua.
Dopo un Novembre assai ricco di piogge, 2° solo a quello alluvionale del 2002, l’Inverno 2009/2010 inizia a dire la sua nella seconda metà del mese di Dicembre: una grandiosa irruzione d’aria Artica Continentale porta una sensibile diminuzione delle temperature, oltreche 19.0cm di neve tra il 17 ed il 19. Sono giorni che entrano di rigore negli annali della meteorologia pavese: il 20 Dicembre Pavia registra estremi di -8.3°/-5.3°C, ed il giorno successivo -8.1°/-4.7°C.
Il 21 torna a fioccare abbondantemente, ed al suolo si accumulano altri 14.0cm, i quali vengono ricoperti da uno spesso strato di ghiaccio, per merito del vetrone, che sostituisce la neve durante il pomeriggio del 22.
Tra il 23 e l’alba del 25, solo piogge sparse con temperature in netto aumento a causa dell’imponenza delle correnti sciroccali.
Il solo mese di Dicembre accumula ben 33.5cm in città.
Gennaio trascorre invece con un maggior numero di nevicate, ma decisamente meno consistenti: il giorno 7 si consuma un’incredibile toppata previsionale: l’atteso nevone previsto, con accumuli anche superiori ai 15cm in città, si risolve in molte ore di pioggia ed appena 6.0cm di neve.
Durante quest’occasione pioggia e neve si danno battaglia, con la prima che ha la meglio su gran parte del pavese: sulla bassa Lomellina, l’Oltrepò e le aree al confine con l’alessandrino, invece, prevale la neve.
A parte quel peggioramento, Gennaio scivola via con varie spruzzate più o meno significative, nei giorni 4, 13, 25 e 29: il totale si ferma a quota 12.5cm.
Febbraio vede le emozioni nevose concentrarsi nella prima decade: tra la sera del 4 ed il giorno 5 un’intensa nevicata piuttosto bagnata accumula a Pavia 14.0cm, creando non pochi disagi alla circolazione. Il giorno 9 una fioccata regala altri 0.5cm, roba per attenti osservatori.
Il mese trascorre poi con una sequela di peggioramenti importanti, caratterizzati anche dai primi colpi di tuono annuali, che si avvertono attorno mezzogiorno del 19.
Infine Marzo: dopo i 17.3°C del giorno 2, che fanno presagire un’imminente uscita dall’Inverno, un’altra ed importante irruzione Artica fa il suo ingresso il giorno 8: tra il 9 e l’11 cadono altri 33.5cm di neve, in una tra le più spettacolari e tardive nevicate in pianura.
In queste 10 stagioni invernali abbiamo assistito ad una grande variabilità, con oltre un metro di neve nel 2005/2006 e nemmeno 1cm durante la stagione successiva.
Ecco allora il grafico che risintetizza gli accumuli di neve di ogni stagione:
La media risulta essere di 38.82cm stagionali: ma statisticamente, ciò significa che nel prossimo inverno dovremmo attenderci circa 40cm di neve?
Assolutamente no: facendo riferimento a qualche misura di dispersione, notiamo come il coefficiente di variazione CV sia fortemente elevato, e pari a 100.7. Se analogamente prendiamo in esame la varianza, ne esce un valore di 1636.81, che messo sotto radice ci dà una Deviazione Standard di 40.45!
Anche da un punto di vista puramente statistico, quindi, c'è troppa variabilità per poter predire cosa accadrà nelle prossime stagioni invernali.
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