Torna dopo alcuni anni la "Nebbia congelante che precipita"
Nella mattinata di ieri, martedì 17 Gennaio, alcuni paesi del milanese si sono risvegliati con un manto bianco di qualche centimetro: addirittura, in pochi casi, si è verificata una vera e propria precipitazione nevosa, che ha fatto subito scattare l’idea di un’imminente nevicata.
C’è da dire, in realtà, che sopra i cieli di Milano, Pavia, Lodi, Torino e Venezia, non è transitato alcun sistema frontale, stante la netta presenza dell’alta pressione sulle nostre teste.
E allora? Come ha fatto a nevicare senza una perturbazione o un minimo afflusso umido?
Il motivo è da ricollegare alla presenza della nebbia alta: in questi giorni le nebbie non hanno arrecato grossi problemi di visibilità nei primi 30-50 metri dal suolo, ma sono rimaste ad altezze maggiori, coprendo il cielo e dando l’impressione di nuvolosità estesa e compatta.
Le temperature ampiamente sottozero, anche a livello del suolo, hanno allora dato origine a quella che può essere definita la “Nebbia congelante che precipita”, o più semplicemente "Neve da nebbia": non si tratta di una precipitazione nevosa a tutti gli effetti, anche se, apparentemente, ne rispetta tutti i crismi.
La nebbia, unita al pulviscolo atmosferico, favorisce, specie nelle aree urbane contraddistinte da insediamenti industriali, la produzione di numerosi nuclei di condensazione, i quali stanno alla base della precipitazione: essa risulta estremamente localizzata, ed a seconda del regime dei venti può interessare un quartiere, lasciando a secco quello vicino.
Impropriamente, tale precipitazione viene definita “neve chimica”, ma in realtà tutti i processi che portano alla formazione delle particelle di ghiaccio o dei fiocchi di neve sono trasformazioni fisico-chimiche che avvengono all’interno della nube!
Da non confondere, dunque, quest’episodio di “Nebbia congelante che precipita” con la “Galaverna".
Quest’ultima, infatti, è caratterizzata dalla completa assenza di precipitazioni: si deposita sui rami, sulle recinzioni, sui cancelli, cioè su tutte quelle superfici che sono esposte alle piccole gocce in stato sopraffuso. Non si deposita mai su strade e marciapiedi.
Proviamo a far emergere le differenze con queste 2 foto:
1) Galaverna: è il 4 Gennaio 2009.
2) La "Nebbia congelante che precipita", 17 Gennaio 2012 (foto a cura di Angelo Colombo)