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Ecco cosa ne pensa il Col. Giuliacci

In generale in Italia le ondate estive di caldo intenso sono quasi sempre dovute alla presenza di un’area di alta pressione che dal Nord Africa (Anticiclone Africano) si allunga verso il cuore dell’Europa. Oltre a scaldare giorno dopo giorno l’aria e a impedire la diluizione del calore e dell’umidità accumulati al suolo, cosa che in estate fa anche l’Anticiclone delle Azzorre, l’alta pressione “africana” trascina con sé anche aria rovente di origine sahariana, molto più calda di quella al seguito delle altre aree di alta pressione.

Ebbene l’estate 2003 risultò rovente anche perché l’Anticiclone Africano occupò, per quasi tutta la stagione, il Mediterraneo. Il motivo di tale anomalia? La presenza nel Pacifico di un fenomeno noto come Niño, ovvero un anomalo riscaldamento dell’oceano in grado di sconvolgere la circolazione atmosferica a livello planetario. In effetti da studi effettuati presso il Centro Epson Meteo è emerso che negli ultimi decenni tutte le estati eccezionalmente calde in Italia sono state anticipate dalla presenza del Niño nel Pacifico. Un altro fattore climatico che nel 2003 favorì la risalita verso l’Europa dell’alta pressione dal Nord Africa è la QBO, una periodica variazione dei venti tropicali in quota: durante tale estate difatti, soffiando da est verso ovest, contribuirono a indebolire le correnti occidentali che normalmente soffiano alle medie latitudini e che tra l’altro frenano l’avanzata verso nord dell’alta pressione africana. Cosa attendersi per la prossima estate?

Dobbiamo temere un’altra estate “rovente”? In realtà no, perché nel Pacifico attualmente non c’è il Niño ma bensì la Niña (in fase tra l’altro di attenuazione), ovvero il fenomeno opposto (anomalo raffreddamento delle acque), che non avrà effetti rilevanti sulla circolazione atmosferica in Europa nella prossima estate. Inoltre la QBO sta per entrare nella fase in cui i venti tropicali in quota soffieranno, per i 10-12 mesi a venire, da ovest verso est, rafforzando quindi le correnti occidentali delle medie latitudini. Sarà insomma un’estate “normalmente” calda, in cui su 90 giorni estivi i 2/3 saranno sopportabili mentre 1/3  circa sarà caratterizzato dalle consuete 3-4 ondate di caldo, ora al Nord, ora al Centro ora al Sud. Ondate di caldo che, però, rispetto a 20-30 anni fa, saranno comunque caratterizzate da valori termometrici più alti (temperature superiori a 34-35 gradi sono ormai diventati “la norma” in ogni ondata di caldo).

 

Col. Mario Giuliacci - Centro Epson Meteo

 

 

Sabato 24 Maggio 2008 - Ore 18.33