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Primavera fredda, estate tiepida
la colpa è tutta di "La Nina"

Negli ultimi mesi piogge intense in Indonesia, Malesia, Australia
e Africa, gelo nel nord America e tempeste sull'Atlantico
di ANAIS GINORI

 

<B>Primavera fredda, estate tiepida<br>la colpa è tutta di "La Nina"</B>

Inondazione in Tanzania

PARIGI - Ci aspetta una primavera più fredda del solito e un'estate tiepida. I teorici del riscaldamento climatico sono rimasti spiazzati dalle ultime previsioni dell'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) che ha annunciato un 2008 con temperature sotto alle medie stagioniali. Colpa di "La Nina", spiega il presidente francese Michel Jarraud, così come viene chiamato il raffreddamento - che avviene periodicamente - delle acque equatoriali nell'Oceano Pacifico. Causato dal cambio degli alisei che spostano le acque calde in superficie del mare, "La Nina" è in qualche modo la conseguenza e il contrario "El Nino", che invece riscalda i mari e l'atmosfera.

In questi ultimi mesi, il fenomeno ha già scatenato piogge intense e inondazioni in Indonesia, Malesia, Australia e Africa, ondate di gelo nel nord America e tempeste sull'Atlantico. Ora punta sull'Europa. Gli esperti dell'organizzazione sotto l'egida delle Nazioni Unite temono infatti che "La Nina", di cui si sono avute le prime avvisaglie nel giugno 2007, durerà fino all'estate, concludendo un ciclo di circa 12 mesi. Gli ultimi indicatori dei satelliti mostrano che il raffreddamento sta mantenendo tutta la sua potenza e le temperature sulla superficie del Pacifico rimangono al di sotto della norma. Il "grande gelo" provocato tra il 1988 e il 1989, sempre da "La Nina", dovrebbe però essere scongiurato.

Questa settimana, 164 paesi firmatari del trattato di Kyoto si sono riuniti a Bangkok per trovare un accordo sulla riduzione delle emissioni dei gas serra. "Il raffreddamento del 2008 non deve ingannarci" assicura Jarraud. "Quando si parla di cambiamento climatico - aggiunge - non bisogna guardare le temperature di anno in anno ma osservare il lungo periodo". "La Nina" insomma passerà mentre la terra continuerà a scaldarsi sempre di più. E gli scienziati dell'Omm sono pronti a scommettere che, entro i prossimi cinque anni, in Europa dovremmo aspettarci nuovi picchi di caldo e siccità.

 

Fonte: www.repubblica.it