Dopo settimane di assoluto dominio anticiclonico si sono riaperte le porte dell’Atlantico e dopo due mesi è tornato a piovere anche sulla nostra provincia. Da giovedì infatti siamo stati attraversati a più riprese da vari impulsi perturbati, che stanno regalando un tempo molto dinamico con alternanza di fasi asciutte e fasi piovose. Anche nella settimana entrante proseguirà questo via vai di perturbazioni stante una rediviva ed intensa attività atlantica.

In particolare la perturbazione che ha fatto il suo ingresso ieri ha dato origine ad una ciclogenesi sull’Isola d’Elba che ha accentuato le condizioni di maltempo, con piogge e rovesci a tratti anche intensi su tutta la nostra provincia, con accumuli localmente anche superiori ai 30mm di pioggia.

 

Ma con il passaggio di questa depressione cambieranno in parte anche le masse d’aria che raggiungeranno la nostra penisola perché il flusso atlantico si troverà a interagire con aria più fredda di origine continentale che sarà convogliata verso l’Europa centrale dalla formazione di una cellula anticiclonica sulla Penisola Scandinava.

Tra oggi e domani la depressione si muoverà verso le regioni meridionali richiamando aria un po’ più fredda e secca dalla regione balcanica, con un primo modesto calo delle temperature, ma anche un discreto miglioramento del tempo con schiarite assolate. L’aria fredda continentale non riuscirà a penetrare in maniera decisa nel Mediterraneo in quanto ostacolata dal flusso atlantico spinto sull’Europa occidentale dall’intenso ciclone d’Islanda che approfitterà della lacuna barica creatasi nel Mediterraneo per inviare probabilmente un nuovo impulso perturbato.

Mentre la vecchia depressione spostandosi verso l’Egeo permetterà l’ingresso più deciso dell’aria fredda balcanica sul Nord-Italia, il nuovo impulso perturbato farà il suo ingresso dalla Francia accompagnato da aria fredda di natura polare-marittima.

 

Si andrà ad innescare una nuova ciclogenesi sui bacini di ponente, accentuando il gradiente barico tra il Mediterraneo e l’Europa centrale. In tal modo l’aria fredda polare-marittima entrerà con più decisone nel Mediterraneo, penetrando fino nell’entroterra algerino, ma anche l’azione fredda continentale al Nord-Italia si farà più ficcante, anche se rimarrà comunque un’avvezione di modesta entità (le isoterme a 850hPa dovrebbero oscillare tra -3/-4°C).

Ovviamente alla nuova ciclogenesi sarà associato un nuovo peggioramento tra mercoledì e giovedì, l’intensità e locazione dei fenomeni dipenderà dove esattamente andrà a posizionarsi il minimo, ma comunque dato l’ingresso freddo la neve potrebbe tornare ad imbiancare le basse quote fino a 400mt.

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