Buon anno a tutti

Il 2016 è terminato all’insegna delle inversioni termiche che hanno regalato una fase invernale nonostante la mancanza di irruzioni di aria fredda significative.

La stasi anticiclonica che regna da oramai alcune settimane, sta per essere interrotta da una massiccia irruzione artico-continentale, che va profilandosi per il periodo dell’Epifania, che interesserà il centro-est Europa, con l’Italia che, sebbene verrà solo fiorata, sentirà a tratti anche pesantemente dell’avvezione fredda in arrivo

La situazione attuale che vede una prima rottura del periodo anticiclonico operata dalla discesa di un debole impulso perturbato atlantico che tra oggi e domani attraverserà l’Italia da nord-ovest verso sud-est, regalando solo nubi ma nessuna precipitazione. Al seguito ci sarà il cospicuo ingresso di aria più fredda sopratutto in quota, gli effetti al suolo saranno pressoché nulli, a parte un lieve calo rispetto ai valori odierni e di domani, ma sicuramente non raggiungeremo i livelli termici toccati durante il periodo delle inversioni.

Nel frattempo inizieranno le grandi manovre che porteranno la gelida colata artica verso sud. L’alta pressione si organizzerà in un promontorio che si ergerà verso nord con l’asse passante dalla Penisola Iberica fino al Regno Unito.

 

Come capita frequentemente in queste occasioni, se il corridoio del nucleo principale non è abbastanza a ovest, buona parte dell’irruzione fredda viene deviata inizialmente sui Balcani, per poi rientrare dalla porta di Bora in Adriatico verso le regioni italiane.

In questo caso l’irruzione è veramente massiccia e, pertanto, una cospicua parte della massa d’aria fredda entrerà dalla porta del Rodano. Il repentino aumento della pressione oltralpe dovuto all’accumulo di aria fredda favorirà un’iniziale fase favonica, con venti da nord a tratti anche intensi ma freddi.

Ma sarà proprio venerdì che l’irruzione gelida prenderà corpo sull’Italia: un intenso nocciolo gelido in quota con valori fino a -35°C a 500hPa, stazionerà tra Canale d’Otranto e Jonio. Tale depressione risucchierà letteralmente l’aria fredda dal lago gelido balcanico che nel frattempo si sarà formato.


Andando ad analizzare il campo termico alla quota di riferimento possiamo vedere che l’isoterma -10°C conquisterà tutto il centro ed il Sud-Italia, la -12°C ingloberà le regioni centrali e addirittura la -14°C si affaccerà sulle coste del medio-basso versante Adriatico. Il Pavese rimarrà molto ai margini della colata fredda, isoterme intorno ai -6/-7°C durante il massimo dell’avvezione.

La presenza del vortice depressionario unite alle correnti gelide in afflusso, favorirà anche una fase di maltempo su buona parte delle regioni dentali del medio-basso versante Adriatico e meridionali, con la neve che cadrà a quote molto basse, fino al livello del mare.


Il graduale approfondimento del vortice depressionario, infittirà le isobare e quindi il gradiente di pressione, per questi i venti diventeranno anche intensi. La Bora ed il Grecale sferzeranno l’Adriatico ed i mari meridionali con raffiche fino a 90km/h

Sul Pavese non avremo nessuna precipitazioni ma anzi, i cieli saranno limpidi e tersi in quanto l’aria fredda in afflusso sarà non solo fredda ma anche secca. Le temperature diminuiranno riportandosi su valori tipicamente invernali, con minime che si porteranno sui -4/-5°C nel corso del prossimo fine settimana.

 

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