Pavia è la 9° città più inquinata d'Italia

I dati relativi al PM10 e all’ozono presentati in questo dossier sono stati raccolti ed elaborati da LaMiaAria.it, che monitora le informazioni sulla qualità dell’aria quotidianamente e che ha fornito per questi inquinanti un aggiornamento al 2009. I dati riportati si riferiscono al valore della centralina peggiore in ogni città capoluogo di provincia per cui sono disponibili dati tramite i siti delle Agenzie per la Protezione dell’Ambiente regionali, ovvero i dati che il comune cittadino può raccogliere per tenersi informato sulla qualità dell’aria della città in cui vive. Il valore della centralina peggiore dipende dal posizionamento della centralina stessa e, seppure può non essere sempre indicativo dell’inquinamento medio di tutta il territorio comunale, rappresenta la situazione più critica a cui i cittadini vengono esposti e di conseguenza il rischio maggiore di danni alla salute. Per gli ossidi di azoto invece si fa riferimento ai valori medi annui calcolati su tutte le centraline relativi al 2008.

I limiti di riferimento per i tre inquinanti stabiliti per legge sono riassunti in tabella 1.1.

 

Primo imputato della scarsa qualità dell’aria nelle nostre città sono le famigerate polveri sottili, in particolare le polveri sottili (PM10), che sono molto dannose alla salute umana per la loro capacità di penetrare in profondità nell’apparato respiratorio. Nelle città italiane sembra però che il problema, seppur oramai diventato cronico, continui ad essere sottovalutato e non affrontato in modo deciso ed efficace.

La normativa prevede un limite giornaliero per la protezione della salute umana di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte in un anno, obiettivo che non è stato raggiunto nel 2009 da 57 su 88 capoluoghi di provincia, il 65% delle città monitorate, e in molti casi con risultati decisamente preoccupanti.

Per stilare la classifica delle città più inquinate dalle polveri sottili è stato preso come dato di riferimento quello della centralina peggiore per l’anno 2009. La città più colpita dalle polveri sottili risulta essere Napoli, con ben 156 superamenti (Ente Ferrovie), seguita da Torino (151 superamenti), Ancona (129), Mantova (126), Ravenna (126 superamenti), Frosinone (122), Milano (108), Alessandria (102), Pavia (100), Brescia (99). Un po’ più in basso nella classifica troviamo i 67 superamenti di Roma (Corso Francia), i 60 di Venezia, i 56 di Bari, i 50 di Bologna, i 48 di Palermo e i 45 di Genova. Guardando la classifica dal basso invece, a Matera è stato registrato un solo superamento, seguono poi Reggio Calabria con 4, poi Siena, Potenza e Viterbo con soli 5 superamenti.

Tra le peggiori dieci città ce ne sono quattro lombarde e sei complessivamente della Pianura Padana. Tutti i 12 capoluoghi lombardi monitorati hanno almeno una centralina che ha superato il valore limite ben oltre quanto consentito, sebbene in misura diversa. Stesso discorso per i 9 capoluoghi dell’Emilia-Romagna. Per quanto riguarda le altre regioni della pianura padana, area notoriamente critica per l’inquinamento atmosferico, 6 città del Veneto su 7 hanno sforato e anche di molto la soglia dei 35 superamenti l’anno, 6 su 8 in Piemonte.

 

Ecco la Classifica:


Pavia è la nona città più inquinata d'Italia

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