2001: L'anno più secco del nuovo millennio

Il 2001 costituisce ancor oggi l'anno più secco del nuovo millennio, con una pluviometria di poco superiore ai 500mm: termicamente molto caldo, è da ricordare per il notevole evento di Burian del 13 Dicembre, quando la città fu sferzata da venti tempestosi.


Temperature:

Il 2001 è un anno caldo, caratterizzato da temperature spesso sopra la media del periodo.
Gennaio trascorre senza colpo ferire, con appena 7 minime sottozero a fronte di 31 mattine: il giorno 9 la massima supera i 12°C, mentre dal 18 al 31 staziona sopra i 10°C su gran parte delle nostre pianure.
Febbraio mostra un surplus termico oltre i 2°C: tra il 18 ed il 23 una moderata fase favonica, unita alla presenza di isoterme in quota piuttosto alte, permette alla temperatura di superare i 15°C, ed addirittura sfiorare i 20°C il giorno 22.
Marzo ha un campo termico di poco superiore alla norma, con la massima assoluta che viene raggiunta il 23, con ben 21.1°C.
Ad Aprile la rotta s'inverte temporaneamente, con le massime che dal 14 al 25 non riescono a superare i 20°C.
Maggio torna prepotentemente a colorarsi di rosso: il 27 vengono raggiunti i primi 30°C stagionali, mentre il 29 Pavia sfiora i 33°C!
I tre mesi estivi registrano tutti anomalie termiche positive: tra il 23 ed il 29 Agosto va in scena la più intensa ondata di caldo stagionale, con massime che stazionano tra i 34°C ed i 36°C.
Settembre è invece un mese davvero freddo, con le minime che riescono a scendere sotto la soglia dei 10°C in numerose occasioni.
Per converso, Ottobre torna a spiccare il volo, tanto da risultare il mese "più anomalo" dell'anno: tra il 9 ed il 15 le massime rimangono sopra i 23°C, con una punta di 27°C il giorno 11.
Anche Novembre è sopramedia, ma con scarti più contenuti: durante l'ultima decade, infatti, fanno il loro ingresso le gelide correnti artiche, che arrecano una sensibile diminuzione delle temperature.
Dicembre, infine, è il mese del grande freddo: dal 7 Dicembre 2001 al 21 Gennaio 2002 si concretizza una tra le più grandi serie consecutive di minime sottozero!
Ciò è stato in parte favorito dalla maestosa irruzione d'aria polare continentale, proveniente dalla steppe siberiane, del famoso giorno di Santa Lucia (13).

Gli scarti termici del 2001 a Pavia

Giusto per non dimenticare, ecco cosa scrissi all'epoca nei miei quaderni di appunti:

13 Dicembre 2001- Una data da ricordare.

La mattina di Giovedì 13 Dicembre 2001 trascorre tranquilla, all’insegna del freddo (-3.2°C) e del cielo sereno: durante il pomeriggio il cielo permane poco nuvoloso, e grazie ad un ottimo irraggiamento diurno, alle 15 circa si registra una massima di 5.6°C (all’epoca utilizzavo una comune stazione Oregon). Alle 16.30 circa inizia a soffiare il terribile vento siberiano, il Burian! Verso le 17 il cielo comincia a coprirsi da WSW, mentre la temperatura scende a 4.1°C. Il Burian soffia forte, con raffiche che superano i 60km/h.. ma questo è solo un assaggio di ciò che avverrà in seguito.

Alle 18 la temperatura scende a 2.0°C senza che vi siano precipitazioni: il Burian intensifica ulteriormente, e raggiunge gli 80km/h in più di un’occasione: il cielo tende a coprirsi uniformemente. Attorno alle 18.30 iniziano a cadere radi e piccoli fiocchi di neve spazzati dal vento. Dopo circa 10 minuti è bufera: la neve cade orizzontalmente a larghe falde imbiancando tutte le superfici con le quali si trova a contatto, il Burian trova il suo massimo sfogo, con raffiche che per 3 volte superano i 100km/h, la temperatura crolla a -1.5°C.

Alle 19 Pavia sembra una città siberiana: il Burian prosegue con raffiche tempestose, la visibilità è resa scarsa per via dei grandi e copiosi fiocchi, la temperatura scende ancora fino ai -3.8°C! Le macchine si muovono, i lampioni oscillano pericolosamente, alcuni alberi vengono abbattuti, i cassonetti dell’immondizia sono spinti in mezzo alla strada, i cartelloni pubblicitari sono divelti, le tegole si muovono e cadono sulle strade. Alcune persone provano a chiudere le persiane della propria casa, ma trovandosi contro vento non riescono a farlo!

La città si immobilizza e rapidamente si imbianca: la neve tende ad accumularsi solo in alcune aree favorite dal vento, mentre sui tetti delle macchine, ad esempio, non riesce ad attaccare perché spazzata dal Burian: le sue raffiche si odono distintamente anche a cena, e mentre si tenta di ascoltare il telegiornale, salta la corrente per qualche minuto.

Alle 21.30 smette gradualmente di nevicare, ma persiste un forte Burian: le raffiche si attestano sui 50-60km/h. Difficile stabilire con esattezza l’accumulo nevoso, ma mi limito a registrare quei 5.5cm che ho misurato col righello sui gradini di casa.

E’ un evento straordinario, che chissà quale tempo di ritorno potrà avere: sta di fatto che mi sono emozionato moltissimo nell’osservarlo minuto per minuto...”



Piogge:

Il 2001 rappresenta ancor oggi l'anno più secco del nuovo millennio.
Gennaio parte bene, con piogge sparse tra il 4 ed il 13, e poi di nuovo, più intense, tra il 24 ed il 27.
Febbraio non mostra grandi significatività, mentre Marzo propone una pluviometria nettamente superiore alla media.
Aprile è moderatamente secco, Maggio piuttosto bagnato, anche per merito delle elevate temperature che pongono le basi per lo sviluppo di fenomeni temporaleschi.
In seguito arriva il black-out: da Giugno a Dicembre cadono poco più di 100mm: l'Estate, già calda di suo, non viene rinfrescata da eventi temporaleschi rilevanti, mentre l'Autunno trascorre sotto piene condizioni anticicloniche.
Dicembre, infine, chiude con 0.2mm racimolati durante l'evento nevoso del 13 Dicembre!
L'andamento pluviometrico del 2001 a Pavia



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