Mancava la materia prima, ora possono sguazzare

Sensazionalismo gratuitoDopo un inizio estate incerto, che ha portato molte piogge e 15°C di massima la Domenica del 20 Giugno, la stagione è avanzata di gran carriera, ed ora sta imponendo la sua normale legge su tutta l’Italia.

L’inizio di una splendida canzone del nostro Max Pezzali diceva “stessa storia.. stesso posto.. stesso bar..”: noi potremmo dire “stessa stagione..stessa storia”.

Ogni qualvolta ha inizio l’Estate, la meteorologia diventa oggetto di grande dibattito ed interesse tra i media: non vi è però la volontà di capire ciò che sta dietro, o molto più semplicemente non vi è l’accortezza di imparare qualche concetto al fine di divulgare una corretta informazione.

Va così da quando è esplosa la tecnologia, la televisione, internet. Chissà se negli anni ’50 e ’60 si sentiva parlare di “temperatura percepita”, di calcoli tra umidità relativa e temperatura: probabilmente si dava un’informazione sulla base dei semplici mezzi che vi erano a disposizione.

Nel mondo di oggi, invece, gli strumenti per poter offrire una corretta cultura in ambito meteorologico ce ne sarebbero eccome, eppure si fa una fatica tremenda ad utilizzarli: a fronte di centinaia di stazioni meteorologiche professionali, di cui la sola Lombardia ne vanta oltre 300, ci si appiccica, forse per colpa dell’afa, ad inchiodare l’attenzione sui termometri delle auto o delle farmacie.

In questo modo, i 33°C di massima di Milano diventano 38°C, i 33°C di Torino divengono 40°C, i 33°C di Pavia vengono incrementati a 38°C.

Si fa una confusione bestiale tra la temperatura reale e la temperatura percepita, il tutto incanalato al voler far notizia, al desiderio, spesso compulsivo, di dover dire una cosa giusto per il piacere di dirla.

Chissenefrega, direte voi, se al telegiornale parlano di 40°C a Milano quando in realtà ce ne sono 32°C: forse sì, ad una persona non inserita nell’ambito meteorologico o indifferente al clima, potrebbe interessare poco.

Il problema è che queste notizie raggiungono uno spettro di ascoltatori decisamente elevato, all’interno del quale s’inserisce senz’altro quella fascia di anziani facilmente suggestionabili.

Far cambiare ll corso della storia sarà impresa titanica, poiché ormai troppe conclusioni, troppe osservazioni e troppe tesi vengono portate allo stremo per attirare l’attenzione e fare lo scoop.

Quel che vi posso dire, è di fare uno sconto del 70% di tutto ciò che sentirete durante questa stagione estiva, che si appresta ad entrare nel vivo.

Evidentemente, questi sono gli anni non del grande Real, di happy days, delle immense compagnie, del tranquillo, ma sono gli anni in cui la disinformazione è posta come base per poter dire ciò che si vuole.

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