Ecco alcuni dati sulla piovosità pavese: c’è davvero Siccità meteorologica, oppure il problema è di tipo impiantistico?

Acqua a volontà per tutto il nord, e Pavia a rischio siccità

Per “Siccità”, dal latino “siccus”, si viene ad indicare la prolungata mancanza d’acqua, in genere causata da insufficienti precipitazioni atmosferiche; si intende anche l’aridità del terreno che ne consegue.

Come avrete letto, Pavia è a "rischio siccità" per la prossima estate.

Ma quanto ha inciso davvero il nostro microclima su questa condizione?

Innanzitutto, diciamo che, ad esclusione di Maggio, Pavia ha registrato 6 mesi consecutivi di precipitazioni oltre le medie del periodo: da Novembre ’08 ad Aprile ’09:

Ultimi mesi decisamente piovosi a Pavia!

Come si vede dal grafico, dal 2000 ad oggi non abbiamo mai assistito ad un periodo così continuativamente piovoso. Solo nel mese di Aprile, (la cui pluviometria media prevede 76.0mm) sono caduti la bellezza di 203.8mm!

Per quanto riguarda le piogge, dunque, i numeri non depongono a favore di un’ipotesi “siccità”.

Entrando più nel dettaglio, potremmo dare un’occhiata al parametro dell’Evapotraspirazione (ET), che ci indica quanta acqua è passata dal terreno e dalle piante all’aria sottoforma di vapore acqueo; essa è la risultante del concorso di più fattori dipendenti dalla natura del terreno, dal clima, dalla specie agraria, dalla tecnica colturale. Grossomodo, però, ci può indicare una stima delle reali condizioni del terreno.

L'ET media annuale a Pavia

Come si può osservare, solo il mese di Maggio ha registrato un evapotraspirato oltre i 150mm; durante gli altri mesi, il rapporto mm di acqua caduti / mm di acqua evapotraspirati, è risultato decisamente a favore dei primi.

Per ora, nonostante “le alte temperature”, anche il parametro dell’Evapotraspirazione non implicherebbe l’insorgenza di alcun fattore di rischio legato alla Siccità.

Studiando il significato complessivo dei vari Indici, sappiamo che il regime pluviometrico di Pavia è di tipo continentale subalpino, caratterizzato da un massimo principale in Autunno (Ottobre e Novembre), dal massimo secondario in Primavera (Maggio), dal minimo principale in Inverno (Febbraio), dal minimo secondario in Estate (Luglio).Tra Giugno ed Agosto, è normale avere a che fare con un rapporto precipitazioni / evapotraspirazione a favore del secondo parametro.

Immagini direttamente dall'Osservatorio Meteo

Tutte queste parole per dire che, da un punto di vista prettamente climatico, parlare di “Siccità” a Pavia è assolutamente fuori luogo: al di là dei dati scientifici, la semplice osservazione del livello del Ticino non può che esserne conferma. Senza dubbio, i motivi scatenanti questa situazione di carenza d’acqua si stagliano in un quadro del tutto differente da quello meteorologico.

Luca Mercalli, il Climatologo di “Che Tempo che fa”, è d’accordo con questa tesi: “L’Acqua basta tirarla fuori, ce n’è finché si vuole in tutto il nord” si legge oggi sulle pagine de “La Provincia Pavese”.

Anche Carlo Ciaponi, presidente di Ingegneria Idraulica ed idrologia urbana, infrastrutture e gestione delle risorse idriche, spiega che “Le falde profonde della pianura dalle quali pescano i pozzi di Pavia, non soffrono di mancanza d’acqua. Il problema è di tipo impiantistico: i due campi pozzi e le due centrali non sono adeguate a sopportare i consumi elevati di questo periodo di caldo”.

Immaginate se ci trovassimo in una situazione simile a quella del 2003! Da quell’anno, l’urbanizzazione ha fatto man bassa, e, a fronte degli stessi pozzi e delle stesse centrali, è cresciuta moltissimo la richiesta d’acqua.

Che cosa fare?

Limitare l’irrigazione al verde pubblico (tra l’altro assente in diverse aree della città) come progetto a lungo termine, non ci sembra la soluzione ideale, anche perché porterebbe ad un circolo vizioso senza uscita (meno verde à meno umidità à più possibilità alle temperature di salire à maggiore richiesta d’acqua).

Sarebbe per noi meglio rivedere e rammodernare le presenti strutture cittadine, al fine di garantire tutta l’acqua disponibile sul territorio, sia per la cittadinanza che per il verde pubblico.

 

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