Mai una tempesta da SW così potente!
Il Marino ha spazzato il pavese: come si è attivato?
Mentre una tromba d’aria ha interessato il Vercellese verso metà pomeriggio, e diversi sistemi temporaleschi hanno travolto d’acqua il Verbano-Cusio-Ossola ed il Canton Ticino, la nostra provincia è stata interessata da violenti venti di Marino dai quadranti meridionali.
Essi hanno spinto la nuvolosità verso le alte pianure, e non hanno permesso alcuna attività cumuliforme in tutto il pavese.
Ecco i picchi massimi d’intensità del Marino, registrati dalle nostre stazioni del Centro Meteo Lombardo:
59.5km/h Castelletto di Branduzzo
64.0km/h Mede
64.0km/h Vigevano
64.4km/h Casorate Primo
67.6km/h Ottobiano
77.0km/h Tromello
77.2km/h Pavia
92.0km/h Scaldasole
95.0km/h Cava Manara
Si tratta di un evento davvero insolito: in genere, i venti più intensi a Pavia vengono registrati durante episodi di Foehn, di Bora o nelle manifestazioni temporalesche: questa volta, invece, sono state correnti da SW a dettar legge, con qualche sconfinamento a SSE durante le raffiche più intense.
Qui sotto qualche foto dei danni:
Ecco uno scatto di Rossella Di Palma:
Ma come mai si attiva il Marino?
In genere, un buon affondo di una Saccatura nord-atlantica o Scandinava poco ad ovest dell’Italia, richiama sempre correnti da SW, SSW o SUD in direzione del settentrione: tali correnti, possono essere
· Secche · Piovose Come possiamo stabilire se tali correnti porteranno rovesci e temporali piuttosto che il “Marino”? Molto dipende dalla situazione in quota: se il minimo di pressione è ad ovest oppure a sud-ovest della nostra penisola, le correnti sul nord Italia si disporranno da EST oppure da ESE. Poniamo il caso che si formi un minimo depressionario tra Costa Azzurra e golfo Ligure: poiché le correnti viaggiano sempre da una zona di alta pressione ad una di bassa pressione, il nord Italia si troverebbe sotto correnti molto umide, e quindi piovose, in risalita dall’Adriatico: Se invece una Saccatura non riesce ad affondare in maniera decisa sul Mediterraneo centro-occidentale, le correnti di richiamo non saranno più da SSW ma da WSW: ciò implica la formazione di minimi depressionari spesso a nord delle Alpi, con formazione dei classici minimi orografici in ValPadana: ricordando ancora che le correnti si muovono da un ‘area di alta pressione ad una zona di bassa pressione, la situazione che si verrebbe a creare sarebbe all’incirca questa: sulla ValPadana verrebbero richiamate intense correnti meridionali, a causa del gap pressorio tra le aree di alta e bassa pressione: in questo modo, impetuose correnti da SSW entrerebbero dal Ligure, scavalcherebbero l’Appennino, e scivolerebbero ormai favonizzate dai rilievi dell’Oltrepò verso la pianura pavese. Ciò è accaduto nella giornata di ieri, quando un minimo orografico si è formato sul Piemonte, mentre il minimo principale era posizionato a nord delle Alpi: la bassa pressione presente sulla pianura Padana ha fatto da calamita, ed ha attratto verso di sé tutta l’aria in arrivo dal Ligure.
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