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Anche a Ferragosto la città è stata saltata

Pavia ancora saltata dai fenomeni temporaleschi

L’Estate 2008 sta confermando la linea di tendenza degli ultimi anni: Pavia tende ad essere saltata dai temporali.

 

Anche nella giornata di ieri abbiamo assistito al transito di numerose ed intense celle temporalesche, che hanno colpito dapprima la Lomellina, poi l’Oltrepò, ed infine il settore orientale, con Chignolo e Corteolona.

 

Risultato: più di 15mm a Mortara, 7mm a Corteolona, 1mm a Pavia.

 

Già di per sé la nostra provincia non è terra di temporali: per svariati motivi, dalla climatologia della regione, alla circolazione generale, agli effetti dei venti di Marino, al ripetersi di configurazioni sfavorevoli, i temporali vanno interessando la medio-alta pianura, dove ovviamente gli accumuli pluviometrici annuali sono ben superiori ai nostri.

 

Durante quest’Estate è spesso capitato di vedere nascere i temporali in un’area compresa tra Casorate e Corsico: da qui, essi hanno di frequente intrapreso la strada verso nord, direzione Milano, Varese e Como.

 

Ciò risulta evidente se confrontiamo ad esempio l’accumulo pluviometrico annuale tra Pavia ed Abbiategrasso, distanti all’incirca 32km.

 

Pavia: 520mm

Abbiategrasso: 800mm

 

Il fatto che tale differenza sia in gran parte causata da eventi temporaleschi, lo dimostra l’accumulo di Agosto:

 

Pavia: 4mm

Abbiategrasso: 53mm

 

Pensate che, a fronte di accumuli giornalieri attorno ai 90/120mm registrati in varie aree del milanese, del lecchese, del bergamasco, il temporale estivo più intenso a Pavia non è andato oltre i 10.4mm.

 

Insomma, dopo i sospetti accumulati negli anni precedenti, ora possiamo dirlo: Pavia non è città favorevole alla formazione dei temporali.